Aurore e SAR, uno spettacolo che ha interessato anche l’Italia

Andrea Vanoni • 24 ottobre 2024

Le aurore boreali sono uno dei fenomeni naturali più spettacolari e affascinanti visibili nel cielo, e tra le loro molteplici manifestazioni, gli archi aurorali rossi (Stable Aurora Red Arch) rappresentano una delle forme più rare e straordinarie, soprattutto se consideriamo di vederle dai nostri luoghi.

Il 2024 è stato interessato da un’attività solare molto pronunciata, avvicinandoci ormai al massimo solare. Le espulsioni di massa coronale (CME) hanno creato in qualche occasioni, delle tempeste geomagnetiche severe (KP 8+) che hanno creato un vero spettacolo visibile anche alle nostre latitudini.


Ma cosa Sono gli Stable Auroral Red Arch (SAR)?


Gli Stable Auroral Red Arch sono archi aurorali che si presentano come strisce luminose di colore rosso, ben definite e relativamente stabili. Questi archi si formano quando particelle cariche, principalmente elettroni, emesse dal vento solare, interagiscono con i gas atmosferici a grandi altezze, creando emissioni di luce visibili. Sebbene le aurore possano manifestarsi in una varietà di colori, il rosso è meno comune e tende a apparire in condizioni specifiche. E’ quello che è accaduto nella notte tra il 10 e l’11 ottobre 2024, la seconda grande notte per l’Europa dopo il 10 maggio 2024, altra data interessata da Aurora/SAR.


Per l’occasione, essendo stato avvisato da applicazioni come “Aurora Forecast” e simili, mi sono organizzato per salire in montagna e cercare il buio più assoluto. Questi scatti sono stati effettuati dal monte Avaro, nella provincia di Bergamo. Una nottata eccezionale. 


Come Si Formano?


Il processo di formazione degli archi aurorali rossi è simile a quello delle aurore boreali più comuni, ma con alcune differenze chiave:


·        Interazione con il Vento Solare: Quando il vento solare colpisce il campo magnetico terrestre, le particelle cariche vengono accelerate verso le regioni polari del pianeta. Qui, le particelle interagiscono con l'atmosfera terrestre, in particolare con l'ossigeno e l'azoto.


·        Emissione di Luce: Gli archi rossi si formano principalmente a causa delle interazioni delle particelle con l'ossigeno a quote elevate, di solito oltre i 200 km di altezza. Quando gli elettroni eccitano gli atomi di ossigeno, questi emettono luce rossa, creando l'arco luminoso.


·        Condizioni Atmosferiche: Gli archi rossi sono più probabili durante eventi di forte attività geomagnetica e in condizioni atmosferiche stabili. La presenza di particelle cariche e l'assenza di nuvole possono favorire la visibilità di questo affascinante fenomeno.


Caratteristiche e Aspetti Visivi


Gli Stable Auroral Red Arch possono apparire come archi ben definiti nel cielo, a volte accompagnati da altre colorazioni, come il verde o il blu, che si verificano a quote più basse. Nel caso degli eventi di maggio e ottobre 2024, la parte verde è risultata visibile bassa all’orizzonte, specialmente dalle alture. In queste immagini non risultano visibili a causa del monte che ho avuto di fronte per tutta la notte.


Condividi

Mentre la stagione più calda e soggetta agli incendi boschivi volge al termine,
Autore: Gabriele Dessena 9 settembre 2025
Mentre la stagione più calda e soggetta agli incendi boschivi volge al termine, è interessante osservare come l’Italia affronti questa emergenza dall’alto, affidandosi a una flotta specializzata di velivoli ed elicotteri
A settembre la ISS verrà raggiunta da due missioni cargo di rifornimenti
Autore: AstroBenny (Benedetta Facini) 2 settembre 2025
A settembre la Stazione Spaziale Internazionale verrà raggiunta da due missioni cargo di rifornimento. La prima missione chiamata Progress MS-32 verrà lanciata da Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, mentre la seconda missione chiamata CRS NG-23 , verrà gestita da Northrop Grumman. Progress MS-32 Il lancio della missione Progress MS-32 avverrà con un razzo Soyuz di Roscosmos dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan.
Autore: Elisa Goffo 28 agosto 2025
Un gruppo di ricercatori potrebbe aver individuato per la prima volta un buco nero supermassiccio subito dopo la sua formazione. Il buco nero si trova al centro di una struttura chiamata “ Infinity ”, nata dalla fusione di due galassie . La scoperta potrebbe offrire un nuovo spunto per comprendere come i buchi neri massicci si siano originati nell'universo primordiale.
Fin dagli albori dell’attività spaziale, i detriti derivanti da satelliti, razzi e altri oggetti in
Autore: Giovanni Garofalo 26 agosto 2025
Fin dagli albori dell’attività spaziale, i detriti derivanti da satelliti, razzi e altri oggetti in orbita hanno rappresentato un rischio potenziale durante il loro rientro nell’atmosfera terrestre.
Autore: Lucia Pigliaru 21 agosto 2025
Le prime spettacolari immagini del satellite Proba-3 sono state rilasciate il 16 giugno 2025 in occasione del salone internazionale dell’Aeronautica e dello Spazio di Les Bouget. Le immagini mostrano l’atmosfera esterna del Sole, la corona solare.
Autore: Liliana Balotti 12 agosto 2025
FLEX, acronimo di FLuorescence EXplorer , è la missione innovativa dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) dedicata alla misurazione della fluorescenza delle piante , un indicatore diretto della loro attività di fotosintesi. Previsto nel quarto trimestre del 2026 con un lancio su Vega‑C dal Centro Spaziale della Guyana Francese, questo satellite opererà su un’orbita quasi polare a circa 814 km di altitudine, lavorando in tandem con un satellite Sentinel‑3 nel quadro del programma Living Planet / Earth Explorer. Durante la fotosintesi, le piante emettono una debole luce fluorescente — invisibile a occhio nudo — che rappresenta un indicatore affidabile della loro efficienza energetica e salute complessiva . FLEX misurerà questa fluorescenza, chiamata SIF (Solar-Induced chlorophyll Fluorescence), con una risoluzione spaziale di circa 300 m e cicli di osservazione ripetuti ogni 27 giorni.
Autore: AstroBenny (Benedetta Facini) 8 agosto 2025
L’azienda aerospaziale Sierra Space ha annunciato che il debutto operativo del Dream Chaser è previsto entro la fine del 2025 . Il Dream Chaser è il primo spazioplano sviluppato per uso commerciale e verrà lanciato a bordo di un razzo Vulcan Centaur della United Launch Alliance (ULA) dal Kennedy Space Center in Florida. La missione sarà denominata CRS-1 e prevede il trasporto di circa 5000 kg di carico verso la ISS.
Autore: Simone Semeraro 7 agosto 2025
La Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ci ha donato informazioni preziosissime sulla biologia e la fisica al di fuori dell’atmosfera ed in condizioni di microgravità, e continuerà a sorprenderci per almeno un altro lustro. Ma la ISS, caposaldo anche simboli di cooperazione internazionale, non è la prima stazione orbitale artificiale . Dalla corsa allo spazio, dopo l’arrivo sulla Luna, un passaggio fondamentale è stato sviluppare le conoscenze e le tecnologie che avrebbero facilitato l’accesso alle future missioni spaziali.
Autore: AstroBenny (Benedetta Facini) 5 agosto 2025
Arianespace ha annunciato che il 13 agosto (alle 2:37 italiane) è previsto il lancio del satellite Metop-SGA1 di EUMETSAT. Il lancio sarà effettuato da Arianespace utilizzando il nuovo vettore Ariane 6 che decollerà dallo Spazioporto Europeo a Kourou, nella Guyana Francese, in Sud America.
Venere, il secondo pianeta del nostro sistema solare, è spesso definito il
Autore: Andrea Vanoni 29 luglio 2025
Venere, il secondo pianeta del nostro sistema solare, è spesso definito il " pianeta gemello " della Terra per le sue dimensioni simili e la composizione rocciosa. Tuttavia, le sue condizioni sono estremamente diverse: è avvolto da dense nubi di acido solforico e ha temperature superficiali che raggiungono i 465 gradi Celsius , rendendolo un ambiente ostile per qualsiasi forma di vita conosciuta.
Show More