Vikram e Pragyan sulla Luna

Marilisa Pischedda • 29 agosto 2023

Il 23 agosto alle ore 14:34 italiane l'India è diventata la ๐—พ๐˜‚๐—ฎ๐—ฟ๐˜๐—ฎ ๐—ฝ๐—ผ๐˜๐—ฒ๐—ป๐˜‡๐—ฎ ๐—บ๐—ผ๐—ป๐—ฑ๐—ถ๐—ฎ๐—น๐—ฒ a raggiungere la superficie lunare, e lo ha fatto atterrando su una regione scientificamente molto ambita e mai raggiunta prima: polo sud. Un'area di forte interesse, il polo sud, per la potenziale presenza di ๐—ด๐—ต๐—ถ๐—ฎ๐—ฐ๐—ฐ๐—ถ๐—ผ ๐—ฒ ๐—ฎ๐—ฐ๐—พ๐˜‚๐—ฎ, rilevanti per le future missioni umane seleniche e, quindi, per il programma Artemis di cui proprio l'India ha firmato gli Accords lo scorso mese.

Luna: vicina ma lontano

Raggiungere la superficie della Luna, seppur così vicina, non è un’impresa semplice e scontata. L’assenza di un’atmosfera, che attutisce e frena la caduta sul corpo celeste, crea non pochi problemi. Ad affermarlo sono le missioni che hanno preceduto negli ultimi anni Chandrayaan-3: nel 2019 è l’israeliana Baresheet-1 a schiantarsi sulla superficie selenica, seguita dopo pochi mesi dalla precedente missione indiana Chandrayaan-2; nel 2023 stessa sorte tocca alla missione privata giapponese Hakuto-R, fino alla missione russa Luna-25 pochi giorni prima del successo di Chandrayaan-3.

La missione Chandrayaan-3


Partita il 14 luglio dal centro spaziale Satish Dhawan, in Sriharikota (India), a bordo di un razzo vettore GSLV Mark 3 (LVM 3), la sonda è entrata nell’orbita lunare il 5 agosto. Il 17 agosto il modulo di discesa si è separato dal modulo di propulsione.

Il 23 alle 14:14 ore italiane, il lander ha attivato i motori per frenare e controllare il suo avvicinamento al suolo selenico e toccare, con un atterraggio “morbido”, la superficie alle 14:34.


Venti minuti di terrore, dunque, durante la discesa in cui si è passati da oltre un chilometro e mezzo al secondo di velocità a 350 metri al secondo, da 30 a 7,5 chilometri di quota e, infine, la discesa finale verticale. Il modulo si è fermato dapprima a 800 metri di altezza, e poi ancora a 150 metri, per studiare e scattare immagini. La scansione del suolo, durata fino a pochi secondi prima del touchdown, ha consentito al lander di valutare in maniera autonoma il punto più idoneo a posarsi, con condizioni del suolo adatte a garantire la stabilità in fase di atterraggio.


Chandrayaan3 è la missione che ha portato sulla Luna il ๐—น๐—ฎ๐—ป๐—ฑ๐—ฒ๐—ฟ ๐—ฉ๐—ถ๐—ธ๐—ฟ๐—ฎ๐—บ con il suo ๐—ฟ๐—ผ๐˜ƒ๐—ฒ๐—ฟ ๐—ฃ๐—ฟ๐—ฎ๐—ด๐˜†๐—ฎ๐—ป con l’obiettivo di validare la tecnologia di atterraggio sul suolo lunare e la capacità di operare un rover (roving).


A supportare la missione indiana è entrata in gioco anche l'agenzia spaziale europea (ESA) tramite le ground station per la trasmissione dei dati, che hanno permesso di supportare lo Deep Space Network della NASA e le stazioni dell'organizzazione della ricerca spaziale indiana ISRO.

Obiettivo scientifico di Chandrayaan-3

In 14 giorni terrestri la missione porta avanti un programma di esplorazione e mappatura del suolo, oltre all'analisi della superficie grazie alla dotazione di 5 strumenti scientifici a bordo:


- il lander Vikram è dotato dello strumento RAMBHA-LP (o Langmuir Probe) per misurare il gas ionizzato vicino alla zona di allunaggio, ChaSTE, acronimo di Chandra’s Surface Thermo-Physical Experiment, per rilevare le temperature della superficie e il sismografo ILSA (Instrument for Lunar Seismic Activity) per registrare l’attività della crosta lunare e della zona sottostante la destinazione raggiunta.


- il rover Pragyan, di soli 26 chilogrammi, monta invece lo spettrometro APXS (Alha Particle X-Ray Spectrometer) per lo studio della composizione chimica e mineralogica della superfice e lo spettroscopio LIBS (Laser Induced Breakdown Spectroscope) al fine di analizzare rocce alla ricerca di elementi quali titanio, manganese, allumino, etc.

Lander e Rover sono già al lavoro e la loro produzione di potenza elettrica, pari a 738 e 50 W rispettivamente, terminerà il 21 settembre, quando il Sole non potrà più alimentare i pannelli.


Congratulazioni ISRO - Indian Space Research Organization per questo grande successo.
In attesa di evoluzioni, per aspera ad astra


Credits Image: ISRO - Indian Space Research Organization

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