๐๐๐๐๐ก๐ ๐๐ก ๐ฃ๐ค๐ข๐ ๐๐๐ก๐ก๐ ๐ฅ๐ง๐ค๐จ๐จ๐๐ข๐ ๐ข๐๐จ๐จ๐๐ค๐ฃ๐ ๐จ๐ฅ๐๐ฏ๐๐๐ก๐ ๐๐ช๐ง๐ค๐ฅ๐๐.
Marilisa Pischedda • 18 maggio 2021

๐ฃ L'Agenzia Spaziale Europea #ESA è alla ricerca di ๐ช๐ฃ ๐ฃ๐ค๐ข๐ ๐ฅ๐๐ง ๐ก๐ ๐ฃ๐ช๐ค๐ซ๐ ๐ฃ๐๐ซ๐๐๐๐ก๐ก๐ ๐จ๐ฅ๐๐ฏ๐๐๐ก๐ nell'ambiente dello #SpaceWether.
๐ La nuova navicella sarà collocata in uno dei punti lagrangiani, il quinto in particolare, situato tra Sole e Terra, caratterizzati da eccezionale stabilità gravitazionale.
Da tale punto di osservazione si gode di una ๐๐ถ๐๐๐ฎ "๐น๐ฎ๐๐ฒ๐ฟ๐ฎ๐น๐ฒ" ๐ฑ๐ฒ๐น ๐ฆ๐ผ๐น๐ฒ, che permetterebbe di ottenere importanti informazioni con un buon anticipo, un po' come una ๐๐๐ฃ๐๐จ๐ฉ๐ง๐ ๐จ๐ช๐ก ๐๐ช๐ฉ๐ช๐ง๐ค, consentendo di intervenire tempestivamente in occasione di pericolosi fenomeni solari.
๐ L'osservazione anticipata di macchie solari, ad esempio, prima che siano visibili dalla Terra a seguito della rotazione, consentirebbe di ๐ฅ๐ง๐ค๐ฉ๐๐๐๐๐ง๐ ๐ก๐ ๐ซ๐๐ฉ๐ ๐ฃ๐๐ก๐ก๐ค ๐จ๐ฅ๐๐ฏ๐๐ค ๐ ๐ก๐ ๐๐ฃ๐๐ง๐๐จ๐ฉ๐ง๐ช๐ฉ๐ฉ๐ช๐ง๐ ๐ฉ๐๐ง๐ง๐๐จ๐ฉ๐ง๐ dalle espulsioni solari che seguirebbero.
Attualmente indicata con il termine generico "missione lagrangiana", la missione ha bisogno di te per un valido e avvincente nome.
Trova un nome significativo della missione e proponilo all'ESA: ๐ถ๐น ๐๐ถ๐ป๐ฐ๐ถ๐๐ผ๐ฟ๐ฒ ๐ฟ๐ถ๐ฐ๐ฒ๐๐ฒ๐ฟ๐ฎ' ๐๐ป ๐ฝ๐ฟ๐ฒ๐บ๐ถ๐ผ!
๐ Hai tempo fino al ๐ญ๐ณ ๐ผ๐๐๐ผ๐ฏ๐ฟ๐ฒ e ricorda: per poter essere valutato, il nome proposto dovrà contenere un massimo di tre parole e nessun simbolo speciale.
๐๐ป Per partecipare: http://esa.int/namethemission
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La missione PLATO (acronimo di PLAnetary Transits and Oscillations of stars) della ESA rappresenta un salto importante nella ricerca di esopianeti: piccoli pianeti rocciosi simili alla Terra, che orbitano attorno a stelle simili al Sole, con un occhio privilegiato verso la cosiddetta “zona abitabile”.

I pianeti che conosciamo nella nostra galassia sono più di 6000, ma sappiamo ancora molto poco su come si formino. Il modo migliore per studiare i loro processi di formazione è osservare i sistemi planetari “appena nati”. Il sistema planetario PDS 70 , situato a circa 370 anni luce da noi , è il miglior esempio che abbiamo scoperto finora ed anche il più studiato. é infatti il primo sistema conosciuto in cui gli astronomi hanno potuto assistere direttamente alla nascita di pianeti extrasolari. PDS 70 è una stella giovane, di circa 5 milioni di anni, che si trova ancora nella sua “infanzia”, se confrontata con i 4,6 miliardi di anni del nostro Sole. Per questo, e per molti altri motivi, è uno dei luoghi più studiati del cielo, dove possiamo osservare direttamente pianeti in formazione.

Un tempo riservata agli osservatori professionali e alle agenzie spaziali, l’osservazione e la ripresa di corpi celesti come la Luna, i pianeti e persino il Sole è oggi alla portata di molti grazie ai progressi della tecnologia e alla crescente accessibilità di strumenti astronomici amatoriali. Sempre più appassionati di astronomia si cimentano nella fotografia planetaria e solare, ottenendo risultati sorprendenti e contribuendo, talvolta, anche alla ricerca scientifica. Negli ultimi anni, il mercato ha visto un’impennata nella qualità e nella disponibilità di telescopi, camere planetarie, filtri solari e software di elaborazione immagini pensati per gli astrofili. Strumenti come: • Telescopi a lunga focale , ideali per l’osservazione planetaria • Camere CMOS ad alta sensibilità e frame rate elevato • Software di stacking e post-processing (come AutoStakkert!, RegiStax e AstroSurface) hanno rivoluzionato le possibilità di chi osserva il cielo da casa, permettendo di ottenere dettagli sorprendenti di Giove, Saturno, Marte, delle fasi lunari e persino delle macchie solari.

La NASA ha ufficialmente annunciato la selezione di 10 nuovi astronauti per la classe del 2025 , scelti tra oltre 8.000 candidati provenienti da tutti gli Stati Uniti. Dopo un lungo e rigoroso processo di valutazione che ha incluso test fisici, psicologici, tecnici e colloqui altamente selettivi, sono emersi sei donne e quattro uomini che rappresentano l'élite scientifica, tecnica e operativa del Paese. Il nuovo gruppo inizierà ora un intenso programma di addestramento di due anni presso il Johnson Space Center di Houston , sede storica del corpo astronauti. Durante questo periodo, saranno formati su una vasta gamma di competenze: camminate spaziali (EVA), operazioni robotiche, ingegneria di sistemi spaziali, lingua russa (necessaria per lavorare con i colleghi a bordo della ISS), sopravvivenza in ambienti ostili e operazioni mediche d’emergenza. Solo al termine di questo addestramento otterranno la qualifica ufficiale di astronauta. La classe del 2025 potrà essere assegnata a diverse missioni, tra cui spedizioni a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) , missioni commerciali con partner privati come SpaceX e Axiom , o, per alcuni di loro, ruoli chiave nelle prossime fasi del programma Artemis , che punta a riportare l’uomo — e per la prima volta una donna — sulla superficie lunare nel corso di questo decennio. Obiettivo finale: creare una presenza umana sostenibile sulla Luna e, successivamente, pianificare le prime missioni con equipaggio verso Marte . Con questa nuova selezione, il numero totale di astronauti scelti dalla NASA dalla nascita del corpo astronauti — risalente al 1959 con il primo gruppo delle missioni Mercury — sale a 370 persone . Si tratta di un traguardo simbolico, che riflette non solo la continuità della grande tradizione spaziale americana, ma anche la sua trasformazione: dagli anni pionieristici della corsa allo spazio, passando per le missioni Apollo, lo Space Shuttle e la ISS, fino all’attuale era di collaborazione tra agenzie spaziali e aziende private. La classe 2025 si distingue per la sua notevole diversità professionale . Tra i nuovi astronauti figurano piloti militari collaudatori , ingegneri aerospaziali , medici , scienziati planetari , esperti di missioni spaziali commerciali e persino una ex atleta della nazionale statunitense di rugby. Alcuni hanno già avuto un assaggio dello spazio, come Anna Menon , che ha volato nel 2024 nella missione privata Polaris Dawn , mentre altri hanno alle spalle centinaia di ore di volo in teatri operativi o hanno partecipato a missioni scientifiche in ambienti estremi sulla Terra, come l’Antartide o zone vulcaniche. Il loro background riflette il nuovo volto dell’esplorazione spaziale americana: multidisciplinare, collaborativo, altamente tecnico e sempre più orientato verso l’esplorazione umana del Sistema Solare . Questi dieci astronauti non saranno solo esploratori: saranno scienziati, ingegneri, comunicatori, ambasciatori della Terra nello spazio. Con l’ambizione di riportare esseri umani sulla Luna dopo oltre 50 anni, e con la prospettiva di spingersi oltre, la NASA sta costruendo oggi la squadra che domani potrebbe rappresentare l’umanità su altri mondi.

Sierra Space ha annunciato che il volo inaugurale del suo spazioplano Dream Chaser non includerà più una manovra di attracco con la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), ma sarà limitato a una missione dimostrativa in orbita. Il cambiamento deriva da una revisione del contratto Commercial Resupply Services-2 (CRS-2) che in origine prevedeva un minimo di sette missioni di rifornimento all’ISS con Dream Chaser e il modulo cargo Shooting Star.

Da quando Sputnik raggiunse l’orbita terrestre, lo spazio si è via via riempito di satelliti. Non tutti hanno il privilegio di ritornare sulla Terra. Molti di essi, o meglio, molte parti di essi, sono destinati a vagare nello spazio per decenni. Questi oggetti di modeste dimensioni sono come dei proiettili, pronti a danneggiare qualunque oggetto si trovi sulle loro traiettorie. Due eventi storici hanno aumentato in maniera significativa il numero dei detriti spaziali : il test missilistico cinese del 2007 e lo scontro tra Iridium 33 e Kosmos 2251.

L’agenzia spaziale russa Roscosmos ha annunciato l’equipaggio e la data di lancio della missione Soyuz MS-28. La missione, della durata di circa otto mesi, è prevista per il 27 novembre e raggiungerà la Stazione Spaziale Internazionale dove verrà effettuato uno scambio di equipaggio con la missione precedente. Il lancio avverrà dal Cosmodromo di Baikonur in Kazakistan a bordo di una navicella Soyuz. L’equipaggio

A settembre la Stazione Spaziale Internazionale verrà raggiunta da due missioni cargo di rifornimento. La prima missione chiamata Progress MS-32 verrà lanciata da Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, mentre la seconda missione chiamata CRS NG-23 , verrà gestita da Northrop Grumman. Progress MS-32 Il lancio della missione Progress MS-32 avverrà con un razzo Soyuz di Roscosmos dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan.

Un gruppo di ricercatori potrebbe aver individuato per la prima volta un buco nero supermassiccio subito dopo la sua formazione. Il buco nero si trova al centro di una struttura chiamata “ Infinity ”, nata dalla fusione di due galassie . La scoperta potrebbe offrire un nuovo spunto per comprendere come i buchi neri massicci si siano originati nell'universo primordiale.


