La frontiera spaziale dell'AI

Marilisa Pischedda • 5 marzo 2024

Intelligenza artificiale: rivoluzione digitale

Tra le rivoluzioni digitali a cui è andata incontro la nostra epoca, quella dell’intelligenza artificiale non ha precedenti. Una trasformazione che non ha eguali e che promette di creare nuovi paradigmi economici e sociali in una società già caratterizzata da repentini cambiamenti tecnologici. I settori impattati dall’intelligenza artificiale, ancora agli albori di questo processo di trasformazione, saranno i più svariati e, tra i tanti, non può di certo mancare l’aerospazio, un settore di per sé cross-settoriale, con un’economia in crescente espansione.


Grazie anche all’ingresso di realtà private nel settore, finora fortemente caratterizzato da programmi di enti statali e governativi, il panorama è mutato e stiamo assistendo ad una corsa contro il tempo per poter occupare una posizione rilevante nello scenario internazionale. Ecco che l’intelligenza artificiale potrebbe assumere un ruolo decisivo in questa corsa, un alleata da cui non si può prescindere se si vuole battere il tempo e raggiungere risultati pioneristici.


Fra le frontiere della space economy continuano a esserci gli sbarchi sulla Luna e la conquista di Marte, ma dal punto di vista delle politiche industriali l’obiettivo strategico è l’allargamento della filiera, con nuovi paradigmi e nuove tecnologie. All’interno della filiera, vi è una grossa fetta che vale 230 milioni di euro, si tratta dell’osservazione della Terra, che ha registrato un aumento del 15% rispetto allo scorso anno. 

galileo satelliti osservazione Terra

Intelligenza artificiale impiegata nell'osservazione della Terra

L'asset dell’osservazione della Terra tocca talmente tanti ambiti che assisteremo ad una democratizzazione della space economy, resa possibile dall’intelligenza artificiale se ben governata. La componente satellitare, infatti, acquisisce, processa e trasmette una quantità incredibile di dati che vengono poi inviati al segmento a terra, secondo gli specifici obiettivi del programma. In alcuni casi i dati vengono inviati come dati “grezzi”, in altri vengono prima processati e messi a disposizione di aziende afferenti ai più svariati settori.

Ad esempio, i dati possono essere utilizzati per il monitoraggio di impianti petroliferi, realizzare mappe basate sul rischio sismico, pianificare la realizzazione di infrastrutture, ricavare dati di flussi di auto ai fini della sicurezza e così via.


L’introduzione dell’intelligenza artificiale nel servizio consentirà di processare dati sempre più complessi, dando un accesso più ampio e diversificato alle tecnologie spaziali, in particolare quelle che integreranno le future evoluzioni dell’AI generativa.

All’interno della space-economy risulta evidente quanto sia determinante avvalersi di assetti spaziali che possano acquisire il maggior numero di informazioni, al fine di potersi affermare nello scenario spaziale internazionale. E la moltitudine di dati da processare ed analizzare da parte dei satelliti, non può non prescindere dalla variabile “tempo”, decisiva in questa corsa allo spazio. La chiave di svolta per ottimizzare il tempo potrebbe essere proprio l’intelligenza artificiale, tecnologia dotata di capacità umane quali il ragionamento, l’apprendimento e la pianificazione e con potenzialità di calcolo incredibili. 

AI humanoid satellite space Marilisa Pischedda intelligenza artificiale

Un’ulteriore applicazione dell’intelligenza artificiale (IA o AI nel suo acronimo inglese) nel settore aerospaziale è quella relativa alla space situational/domain awareness, ossia ai fini del monitoraggio di detriti spaziali e satelliti in orbita intorno alla Terra, in numero sempre più crescente, tale da richiedere una maggior attenzione alla sicurezza dell’ambiente spaziale. La tematica è di particolare rilevanza e oggetto di numerosi studi.

AI a bordo della ISS. Cimon

Chatbot a prova di spazio

I vantaggi nell’impiego di strumenti AI generalisti come i chatbot, ossia tools con i quali è possibile chattare come la famosa ChatGPT, sono evidenti già in molteplici ambiti della nostra vita quotidiana, sia nella sfera personale che lavorativa, e di certo non poteva esserne esente il settore aerospaziale. 

Proprio una sorta di ChatGPT in sviluppo alla NASA, potrà essere utilizzata dai team delle future missioni spaziali, ivi compreso il programma Artemis di colonizzazione della Luna. Gli astronauti a bordo del Lunar Gateway, ad esempio, potranno in questo modo risolvere problemi e condurre esperimenti senza dover necessariamente ricorrere ai manuali o chiamare il centro di controllo a terra. Non sarebbe la prima volta che gli astronauti di interagiscono con l'AI a bordo, come nel caso di CIMON, il robot dotato di AI inviato a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), tuttavia si tratterebbe di un livello di evoluzione tecnologia molto più avanzato.

Si arriverà ad interagire direttamente con i veicoli spaziali e a gestire situazioni a bordo anche in assenza di equipaggio?

Sarà possibile che nel futuro i rover di una flotta possano condividere informazioni tra loro grazie all’intelligenza artificiale, senza dover trasmettere grandi quantità di dati sulla Terra? Nell’ottica di un apprendimento collaborativo ed efficiente, ogni robot, rover, o veicolo spaziale in generale dovrebbe essere in grado di eseguire aggiornamenti sulla base di ciò che è stato osservato da altri, aprendo nuove e promettenti opportunità per l’apprendimento nell’esplorazione spaziale.

Marilisa Pischedda

Condividi

Autore: Elisa Goffo 28 ottobre 2025
I pianeti che conosciamo nella nostra galassia sono più di 6000, ma sappiamo ancora molto poco su come si formino. Il modo migliore per studiare i loro processi di formazione è osservare i sistemi planetari “appena nati”. Il sistema planetario PDS 70 , situato a circa 370 anni luce da noi , è il miglior esempio che abbiamo scoperto finora ed anche il più studiato. é infatti il primo sistema conosciuto in cui gli astronomi hanno potuto assistere direttamente alla nascita di pianeti extrasolari. PDS 70 è una stella giovane, di circa 5 milioni di anni, che si trova ancora nella sua “infanzia”, se confrontata con i 4,6 miliardi di anni del nostro Sole. Per questo, e per molti altri motivi, è uno dei luoghi più studiati del cielo, dove possiamo osservare direttamente pianeti in formazione.
Autore: Andrea Vanoni 9 ottobre 2025
Un tempo riservata agli osservatori professionali e alle agenzie spaziali, l’osservazione e la ripresa di corpi celesti come la Luna, i pianeti e persino il Sole è oggi alla portata di molti grazie ai progressi della tecnologia e alla crescente accessibilità di strumenti astronomici amatoriali. Sempre più appassionati di astronomia si cimentano nella fotografia planetaria e solare, ottenendo risultati sorprendenti e contribuendo, talvolta, anche alla ricerca scientifica. Negli ultimi anni, il mercato ha visto un’impennata nella qualità e nella disponibilità di telescopi, camere planetarie, filtri solari e software di elaborazione immagini pensati per gli astrofili. Strumenti come: • Telescopi a lunga focale , ideali per l’osservazione planetaria • Camere CMOS ad alta sensibilità e frame rate elevato • Software di stacking e post-processing (come AutoStakkert!, RegiStax e AstroSurface) hanno rivoluzionato le possibilità di chi osserva il cielo da casa, permettendo di ottenere dettagli sorprendenti di Giove, Saturno, Marte, delle fasi lunari e persino delle macchie solari.
Autore: Liliana Balotti 2 ottobre 2025
La NASA ha ufficialmente annunciato la selezione di 10 nuovi astronauti per la classe del 2025 , scelti tra oltre 8.000 candidati provenienti da tutti gli Stati Uniti. Dopo un lungo e rigoroso processo di valutazione che ha incluso test fisici, psicologici, tecnici e colloqui altamente selettivi, sono emersi sei donne e quattro uomini che rappresentano l'élite scientifica, tecnica e operativa del Paese. Il nuovo gruppo inizierà ora un intenso programma di addestramento di due anni presso il Johnson Space Center di Houston , sede storica del corpo astronauti. Durante questo periodo, saranno formati su una vasta gamma di competenze: camminate spaziali (EVA), operazioni robotiche, ingegneria di sistemi spaziali, lingua russa (necessaria per lavorare con i colleghi a bordo della ISS), sopravvivenza in ambienti ostili e operazioni mediche d’emergenza. Solo al termine di questo addestramento otterranno la qualifica ufficiale di astronauta. La classe del 2025 potrà essere assegnata a diverse missioni, tra cui spedizioni a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) , missioni commerciali con partner privati come SpaceX e Axiom , o, per alcuni di loro, ruoli chiave nelle prossime fasi del programma Artemis , che punta a riportare l’uomo — e per la prima volta una donna — sulla superficie lunare nel corso di questo decennio. Obiettivo finale: creare una presenza umana sostenibile sulla Luna e, successivamente, pianificare le prime missioni con equipaggio verso Marte . Con questa nuova selezione, il numero totale di astronauti scelti dalla NASA dalla nascita del corpo astronauti — risalente al 1959 con il primo gruppo delle missioni Mercury — sale a 370 persone . Si tratta di un traguardo simbolico, che riflette non solo la continuità della grande tradizione spaziale americana, ma anche la sua trasformazione: dagli anni pionieristici della corsa allo spazio, passando per le missioni Apollo, lo Space Shuttle e la ISS, fino all’attuale era di collaborazione tra agenzie spaziali e aziende private. La classe 2025 si distingue per la sua notevole diversità professionale . Tra i nuovi astronauti figurano piloti militari collaudatori , ingegneri aerospaziali , medici , scienziati planetari , esperti di missioni spaziali commerciali e persino una ex atleta della nazionale statunitense di rugby. Alcuni hanno già avuto un assaggio dello spazio, come Anna Menon , che ha volato nel 2024 nella missione privata Polaris Dawn , mentre altri hanno alle spalle centinaia di ore di volo in teatri operativi o hanno partecipato a missioni scientifiche in ambienti estremi sulla Terra, come l’Antartide o zone vulcaniche. Il loro background riflette il nuovo volto dell’esplorazione spaziale americana: multidisciplinare, collaborativo, altamente tecnico e sempre più orientato verso l’esplorazione umana del Sistema Solare . Questi dieci astronauti non saranno solo esploratori: saranno scienziati, ingegneri, comunicatori, ambasciatori della Terra nello spazio. Con l’ambizione di riportare esseri umani sulla Luna dopo oltre 50 anni, e con la prospettiva di spingersi oltre, la NASA sta costruendo oggi la squadra che domani potrebbe rappresentare l’umanità su altri mondi.
Autore: AstroBenny (Benedetta Facini) 30 settembre 2025
Sierra Space ha annunciato che il volo inaugurale del suo spazioplano Dream Chaser non includerà più una manovra di attracco con la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), ma sarà limitato a una missione dimostrativa in orbita. Il cambiamento deriva da una revisione del contratto Commercial Resupply Services-2 (CRS-2) che in origine prevedeva un minimo di sette missioni di rifornimento all’ISS con Dream Chaser e il modulo cargo Shooting Star.
Autore: Simone Semeraro 25 settembre 2025
Da quando Sputnik raggiunse l’orbita terrestre, lo spazio si è via via riempito di satelliti. Non tutti hanno il privilegio di ritornare sulla Terra. Molti di essi, o meglio, molte parti di essi, sono destinati a vagare nello spazio per decenni. Questi oggetti di modeste dimensioni sono come dei proiettili, pronti a danneggiare qualunque oggetto si trovi sulle loro traiettorie. Due eventi storici hanno aumentato in maniera significativa il numero dei detriti spaziali : il test missilistico cinese del 2007 e lo scontro tra Iridium 33 e Kosmos 2251.
Autore: AstroBenny (Bendetta Facini) 16 settembre 2025
L’agenzia spaziale russa Roscosmos ha annunciato l’equipaggio e la data di lancio della missione Soyuz MS-28. La missione, della durata di circa otto mesi, è prevista per il 27 novembre e raggiungerà la Stazione Spaziale Internazionale dove verrà effettuato uno scambio di equipaggio con la missione precedente. Il lancio avverrà dal Cosmodromo di Baikonur in Kazakistan a bordo di una navicella Soyuz. L’equipaggio
Mentre la stagione più calda e soggetta agli incendi boschivi volge al termine,
Autore: Gabriele Dessena 9 settembre 2025
Mentre la stagione più calda e soggetta agli incendi boschivi volge al termine, è interessante osservare come l’Italia affronti questa emergenza dall’alto, affidandosi a una flotta specializzata di velivoli ed elicotteri
A settembre la ISS verrà raggiunta da due missioni cargo di rifornimenti
Autore: AstroBenny (Benedetta Facini) 2 settembre 2025
A settembre la Stazione Spaziale Internazionale verrà raggiunta da due missioni cargo di rifornimento. La prima missione chiamata Progress MS-32 verrà lanciata da Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, mentre la seconda missione chiamata CRS NG-23 , verrà gestita da Northrop Grumman. Progress MS-32 Il lancio della missione Progress MS-32 avverrà con un razzo Soyuz di Roscosmos dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan.
Autore: Elisa Goffo 28 agosto 2025
Un gruppo di ricercatori potrebbe aver individuato per la prima volta un buco nero supermassiccio subito dopo la sua formazione. Il buco nero si trova al centro di una struttura chiamata “ Infinity ”, nata dalla fusione di due galassie . La scoperta potrebbe offrire un nuovo spunto per comprendere come i buchi neri massicci si siano originati nell'universo primordiale.
Fin dagli albori dell’attività spaziale, i detriti derivanti da satelliti, razzi e altri oggetti in
Autore: Giovanni Garofalo 26 agosto 2025
Fin dagli albori dell’attività spaziale, i detriti derivanti da satelliti, razzi e altri oggetti in orbita hanno rappresentato un rischio potenziale durante il loro rientro nell’atmosfera terrestre.
Show More