Gaganyaan-1
La missione
Gaganyaan-1 sarà una missione senza equipaggio e avrà l’obiettivo principale di convalidare tutti i sistemi della nuova navicella prima di iniziare i voli con astronauti indiani a bordo chiamati Gaganyatri (viaggiatori del cielo).
Questo primo volo sperimentale costituirà un test fondamentale per garantire la sicurezza, l’affidabilità e l’efficienza della futura missione con equipaggio.
Invece di membri umani, a bordo viaggerà il robot umanoide (amica dello spazio), che simulerà le mansioni dell’equipaggio.
Durante la missione, verranno messi alla prova i sistemi di rientro atmosferico, propulsione, supporto vitale (che regola l’ambiente respirabile, la temperatura e la pressione interna) e apertura dei paracadute, destinati ad assicurare un atterraggio controllato e sicuro.
Il lancio di Gaganyaan-1 avverrà a bordo del Launch Vehicle Mark-3 (LVM3), il più potente vettore spaziale realizzato dall’India. Il razzo, già utilizzato per missioni lunari e interplanetarie, è stato appositamente modificato e adattato per trasportare in sicurezza la navicella in orbita terrestre bassa (LEO), ad un’altitudine di circa 400 chilometri.
Una volta raggiunta l’orbita, la navicella opererà in completa autonomia, mentre tutti i parametri di bordo verranno costantemente monitorati dai centri di controllo in India con l’obiettivo di verificare il comportamento della navicella in un ambiente spaziale reale.
La durata complessiva della missione sarà di circa sette giorni, durante i quali il modulo effettuerà diverse orbite intorno alla Terra.
Al termine della missione, inizierà la fase più critica: il rientro atmosferico. In questo momento, la navicella dovrà sopportare temperature estremamente elevate generate dall’attrito con l’atmosfera terrestre. Gli ingegneri testeranno quindi l’efficacia del sistema di protezione termica progettato per impedire che il calore penetri all’interno del modulo.
Una volta completato il rientro, il modulo effettuerà un ammaraggio controllato e rallentato dai paracadute principali nel Golfo del Bengala, dove squadre della Marina Indiana e dell’ISRO saranno pronte a intervenire per le operazioni di recupero.
Questa parte della missione verificherà la precisione del calcolo del punto di ammaraggio costituirà anche un banco di prova per le procedure di recupero post-volo, fondamentali per le future missioni con astronauti a bordo.
Il successo di Gaganyaan-1 rappresenterà un traguardo simbolico consolidando la posizione dell’ISRO tra le principali agenzie spaziali mondiali.
Una volta raccolti e analizzati tutti i dati di questa missione di prova, l’ISRO procederà con il secondo volo, Gaganyaan-2, che sarà la prima missione con equipaggio indiano.
Si prevede che durante Gaganyaan-2 gli astronauti voleranno in orbita terrestre bassa per circa tre giorni, compiendo esperimenti scientifici e testando i sistemi in condizioni operative reali.
Con il programma Gaganyaan, l’India si prepara così a diventare la quarta nazione al mondo, dopo Stati Uniti, Russia e Cina, a mandare autonomamente esseri umani nello spazio, aprendo una nuova era per la ricerca, la tecnologia e il prestigio nazionale nel campo dell’esplorazione spaziale.
L’obiettivo finale non è solo un volo breve in orbita: il programma Gaganyaan costituisce la base per futuri progetti più ambiziosi, come una stazione spaziale indiana (Bharatiya Antariksh Station) e missioni umane verso la Luna e oltre.
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