Minerali: Asteroidi di tipo S

Giovanni Garofalo • 7 marzo 2024

Man mano che ci avventuriamo nelle possibilità dell'esplorazione spaziale, emerge il concetto di produzione nello spazio come un potenziale elemento rivoluzionario. In questo prologo al futuro della produzione basata sullo spazio, esploriamo le radici storiche della produzione spaziale e i suoi promettenti sviluppi.


Gli asteroidi di tipo S

Gli asteroidi di tipo S sono una classe di asteroidi che si distinguono per la loro composizione a base di silicio. Sono costituiti principalmente da minerali come il pirosseno e l'olivina, e presentano caratteristiche spettrali simili alla superficie terrestre. Questi asteroidi sono spesso considerati rocce spaziali primitive, simili alla composizione dei corpi rocciosi presenti nel sistema solare interno. La classe di asteroidi di tipo S è una delle più comuni e rappresenta una vasta gamma di dimensioni e forme all'interno della fascia principale degli asteroidi.


Asteroid s

Una Grande Famiglia

Nella classificazione SMASS, diversi tipi di asteroidi generalmente "rocciosi" vengono riuniti in un più ampio gruppo S.

Asteroid

I tipi che contiene sono i seguenti:

  1. Tipo A: Sono caratterizzati da uno spettro che mostra una banda di assorbimento intorno a 0,95 micrometri (μm), indicativa della presenza di olivina e pirosseno. Sono considerati simili agli asteroidi di tipo S ma con una maggiore quantità di olivina.
Asteroid

2. Tipo K: Gli asteroidi di tipo K sono associati a uno spettro che mostra una banda di assorbimento intorno a 0,9 μm e un'inclinazione verso il blu a lunghezze d'onda più lunghe. Queste caratteristiche suggeriscono la presenza di ortopirosseno e sono associate a asteroidi ricchi di silicati.

Asteroid

3. Tipo L: Gli asteroidi di tipo L mostrano uno spettro simile a quello del tipo S, ma con una maggiore inclinazione verso il rosso a lunghezze d'onda più lunghe. Sono associati a una maggiore abbondanza di pirosseno rispetto agli asteroidi di tipo S.

4. Tipo Q: Gli asteroidi di tipo Q sono caratterizzati da uno spettro che mostra una banda di assorbimento intorno a 0,75 μm, indicativa della presenza di olivina. Sono considerati transizioni tra gli asteroidi di tipo S e quelli di tipo V.


5. Tipo R: Gli asteroidi di tipo R mostrano uno spettro che mostra una forte inclinazione verso il rosso a lunghezze d'onda più lunghe, indicativa di una maggiore abbondanza di pirosseno rispetto agli asteroidi di tipo S.


Esistono altri tipi di base S, catalogati come: Tipi Sa, Sk, Sl, Sq e Sr, i quali contengono minerali tra il tipo di base S e i tipi A, K, L, Q e R, rispettivamente. L'intera famiglia "S" è spettralmente piuttosto distinta dal gruppo carbonaceo C e dal gruppo X spesso metallico.


Condividi

Mentre la stagione più calda e soggetta agli incendi boschivi volge al termine,
Autore: Gabriele Dessena 9 settembre 2025
Mentre la stagione più calda e soggetta agli incendi boschivi volge al termine, è interessante osservare come l’Italia affronti questa emergenza dall’alto, affidandosi a una flotta specializzata di velivoli ed elicotteri
A settembre la ISS verrà raggiunta da due missioni cargo di rifornimenti
Autore: AstroBenny (Benedetta Facini) 2 settembre 2025
A settembre la Stazione Spaziale Internazionale verrà raggiunta da due missioni cargo di rifornimento. La prima missione chiamata Progress MS-32 verrà lanciata da Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, mentre la seconda missione chiamata CRS NG-23 , verrà gestita da Northrop Grumman. Progress MS-32 Il lancio della missione Progress MS-32 avverrà con un razzo Soyuz di Roscosmos dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan.
Autore: Elisa Goffo 28 agosto 2025
Un gruppo di ricercatori potrebbe aver individuato per la prima volta un buco nero supermassiccio subito dopo la sua formazione. Il buco nero si trova al centro di una struttura chiamata “ Infinity ”, nata dalla fusione di due galassie . La scoperta potrebbe offrire un nuovo spunto per comprendere come i buchi neri massicci si siano originati nell'universo primordiale.
Fin dagli albori dell’attività spaziale, i detriti derivanti da satelliti, razzi e altri oggetti in
Autore: Giovanni Garofalo 26 agosto 2025
Fin dagli albori dell’attività spaziale, i detriti derivanti da satelliti, razzi e altri oggetti in orbita hanno rappresentato un rischio potenziale durante il loro rientro nell’atmosfera terrestre.
Autore: Lucia Pigliaru 21 agosto 2025
Le prime spettacolari immagini del satellite Proba-3 sono state rilasciate il 16 giugno 2025 in occasione del salone internazionale dell’Aeronautica e dello Spazio di Les Bouget. Le immagini mostrano l’atmosfera esterna del Sole, la corona solare.
Autore: Liliana Balotti 12 agosto 2025
FLEX, acronimo di FLuorescence EXplorer , è la missione innovativa dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) dedicata alla misurazione della fluorescenza delle piante , un indicatore diretto della loro attività di fotosintesi. Previsto nel quarto trimestre del 2026 con un lancio su Vega‑C dal Centro Spaziale della Guyana Francese, questo satellite opererà su un’orbita quasi polare a circa 814 km di altitudine, lavorando in tandem con un satellite Sentinel‑3 nel quadro del programma Living Planet / Earth Explorer. Durante la fotosintesi, le piante emettono una debole luce fluorescente — invisibile a occhio nudo — che rappresenta un indicatore affidabile della loro efficienza energetica e salute complessiva . FLEX misurerà questa fluorescenza, chiamata SIF (Solar-Induced chlorophyll Fluorescence), con una risoluzione spaziale di circa 300 m e cicli di osservazione ripetuti ogni 27 giorni.
Autore: AstroBenny (Benedetta Facini) 8 agosto 2025
L’azienda aerospaziale Sierra Space ha annunciato che il debutto operativo del Dream Chaser è previsto entro la fine del 2025 . Il Dream Chaser è il primo spazioplano sviluppato per uso commerciale e verrà lanciato a bordo di un razzo Vulcan Centaur della United Launch Alliance (ULA) dal Kennedy Space Center in Florida. La missione sarà denominata CRS-1 e prevede il trasporto di circa 5000 kg di carico verso la ISS.
Autore: Simone Semeraro 7 agosto 2025
La Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ci ha donato informazioni preziosissime sulla biologia e la fisica al di fuori dell’atmosfera ed in condizioni di microgravità, e continuerà a sorprenderci per almeno un altro lustro. Ma la ISS, caposaldo anche simboli di cooperazione internazionale, non è la prima stazione orbitale artificiale . Dalla corsa allo spazio, dopo l’arrivo sulla Luna, un passaggio fondamentale è stato sviluppare le conoscenze e le tecnologie che avrebbero facilitato l’accesso alle future missioni spaziali.
Autore: AstroBenny (Benedetta Facini) 5 agosto 2025
Arianespace ha annunciato che il 13 agosto (alle 2:37 italiane) è previsto il lancio del satellite Metop-SGA1 di EUMETSAT. Il lancio sarà effettuato da Arianespace utilizzando il nuovo vettore Ariane 6 che decollerà dallo Spazioporto Europeo a Kourou, nella Guyana Francese, in Sud America.
Venere, il secondo pianeta del nostro sistema solare, è spesso definito il
Autore: Andrea Vanoni 29 luglio 2025
Venere, il secondo pianeta del nostro sistema solare, è spesso definito il " pianeta gemello " della Terra per le sue dimensioni simili e la composizione rocciosa. Tuttavia, le sue condizioni sono estremamente diverse: è avvolto da dense nubi di acido solforico e ha temperature superficiali che raggiungono i 465 gradi Celsius , rendendolo un ambiente ostile per qualsiasi forma di vita conosciuta.
Show More