Il pianeta Giove: spettacolo in cielo anche nel 2025

Andrea Vanoni • 6 febbraio 2025

Giove è il pianeta più grande del nostro Sistema Solare, e la sua maestosità non passa inosservata, nemmeno a milioni di chilometri di distanza. Con un diametro di circa 139.820 km, Giove è più di 11 volte più grande della Terra e ha una massa che è oltre 300 volte quella del nostro pianeta. La sua imponente presenza è accompagnata da caratteristiche affascinanti e misteriose che lo rendono uno degli oggetti più studiati della scienza planetaria.


Composizione e Atmosfera

Giove è un gigante gassoso, composto principalmente da idrogeno (circa il 90%) ed elio (circa il 10%). La sua atmosfera è un turbinio di nuvole, tempestose e colorate, formate da ammoniaca, metano e altre tracce di gas. Le nuvole sono organizzate in bande orizzontali, con diverse colorazioni che variano dal bianco al rosso, al marrone e al giallo. La famosa "Grande Macchia Rossa", una gigantesca tempesta che infuria da secoli, è uno degli esempi più noti delle intense attività atmosferiche che caratterizzano il pianeta. Questa tempesta è abbastanza grande da poter contenere due Terre al suo interno e si sposta a velocità enormi anche se nel corso degli ultimi anni si è notevolmente ridotta.

Giove non possiede una superficie solida, ma la sua composizione si fa più densa con l'aumento della profondità nell'atmosfera, fino a formare un nucleo probabile di materiali rocciosi e metallici. La sua struttura a strati è una delle caratteristiche che differenziano i giganti gassosi dai pianeti terrestri come la Terra.


La Grande Macchia Rossa

La Grande Macchia Rossa, un vortice anticiclonico, è una delle caratteristiche più iconiche di Giove. Con una durata di circa 400 anni osservata finora, questa tempesta è talmente grande che è visibile anche con telescopi a bassa potenza.

Le condizioni climatiche di Giove sono incredibilmente violente. La temperatura nell'atmosfera superiore del pianeta è molto bassa, ma la pressione e la temperatura aumentano significativamente man mano che si scende verso il nucleo. I venti su Giove possono raggiungere velocità di oltre 600 km/h nelle bande atmosferiche più alte, contribuendo a creare le caratteristiche nuvolose e la turbolenza che dominano il pianeta.


Le Lune di Giove

Giove possiede una vasta famiglia di lune, ben 95 conosciute fino ad oggi, ma quattro di queste spiccano per la loro grandezza e importanza scientifica: Io, Europa, Ganimede e Callisto, conosciute come le lune galileiane, poiché furono scoperte da Galileo Galilei nel 1610. Queste lune sono di grande interesse per gli scienziati, in particolare per la possibilità che alcune di esse possano ospitare forme di vita.

  • Io è la luna più vulcanica del Sistema Solare, con decine di vulcani attivi che sprigionano lava caldissima. Questo fenomeno è causato dall'intensa forza di marea generata dall'interazione tra Io, Giove e le altre lune.
  • Europa è famosa per la sua superficie ghiacciata, sotto la quale si ritiene possa esistere un oceano sotterraneo. Questo potrebbe costituire un ambiente favorevole per forme di vita microbica.
  • Ganimede è la luna più grande del Sistema Solare e possiede un proprio campo magnetico, il che la rende un oggetto di grande interesse per gli studi planetari.
  • Callisto, la più lontana delle quattro lune galileiane, ha una superficie ricoperta da crateri e sembra essere un corpo geologicamente stabile.


Esplorazione di Giove

La NASA ha inviato la sonda Juno nel 2016, con l'obiettivo di studiare la composizione, la gravità e il campo magnetico di Giove. La missione Juno ha offerto una panoramica dettagliata dell'atmosfera del pianeta e ha contribuito a una migliore comprensione della sua formazione e della sua evoluzione.

Anche le sonde Parker Solar Probe e Voyager hanno contribuito, rispettivamente, allo studio del vento solare e delle interazioni magnetiche con Giove.


Giove sarà visibile ad occhio nudo e al telescopio per tutto l’inizio del 2025, per poi ritornare verso fine anno ad orari gradevoli.


Condividi

Mentre la stagione più calda e soggetta agli incendi boschivi volge al termine,
Autore: Gabriele Dessena 9 settembre 2025
Mentre la stagione più calda e soggetta agli incendi boschivi volge al termine, è interessante osservare come l’Italia affronti questa emergenza dall’alto, affidandosi a una flotta specializzata di velivoli ed elicotteri
A settembre la ISS verrà raggiunta da due missioni cargo di rifornimenti
Autore: AstroBenny (Benedetta Facini) 2 settembre 2025
A settembre la Stazione Spaziale Internazionale verrà raggiunta da due missioni cargo di rifornimento. La prima missione chiamata Progress MS-32 verrà lanciata da Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, mentre la seconda missione chiamata CRS NG-23 , verrà gestita da Northrop Grumman. Progress MS-32 Il lancio della missione Progress MS-32 avverrà con un razzo Soyuz di Roscosmos dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan.
Autore: Elisa Goffo 28 agosto 2025
Un gruppo di ricercatori potrebbe aver individuato per la prima volta un buco nero supermassiccio subito dopo la sua formazione. Il buco nero si trova al centro di una struttura chiamata “ Infinity ”, nata dalla fusione di due galassie . La scoperta potrebbe offrire un nuovo spunto per comprendere come i buchi neri massicci si siano originati nell'universo primordiale.
Fin dagli albori dell’attività spaziale, i detriti derivanti da satelliti, razzi e altri oggetti in
Autore: Giovanni Garofalo 26 agosto 2025
Fin dagli albori dell’attività spaziale, i detriti derivanti da satelliti, razzi e altri oggetti in orbita hanno rappresentato un rischio potenziale durante il loro rientro nell’atmosfera terrestre.
Autore: Lucia Pigliaru 21 agosto 2025
Le prime spettacolari immagini del satellite Proba-3 sono state rilasciate il 16 giugno 2025 in occasione del salone internazionale dell’Aeronautica e dello Spazio di Les Bouget. Le immagini mostrano l’atmosfera esterna del Sole, la corona solare.
Autore: Liliana Balotti 12 agosto 2025
FLEX, acronimo di FLuorescence EXplorer , è la missione innovativa dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) dedicata alla misurazione della fluorescenza delle piante , un indicatore diretto della loro attività di fotosintesi. Previsto nel quarto trimestre del 2026 con un lancio su Vega‑C dal Centro Spaziale della Guyana Francese, questo satellite opererà su un’orbita quasi polare a circa 814 km di altitudine, lavorando in tandem con un satellite Sentinel‑3 nel quadro del programma Living Planet / Earth Explorer. Durante la fotosintesi, le piante emettono una debole luce fluorescente — invisibile a occhio nudo — che rappresenta un indicatore affidabile della loro efficienza energetica e salute complessiva . FLEX misurerà questa fluorescenza, chiamata SIF (Solar-Induced chlorophyll Fluorescence), con una risoluzione spaziale di circa 300 m e cicli di osservazione ripetuti ogni 27 giorni.
Autore: AstroBenny (Benedetta Facini) 8 agosto 2025
L’azienda aerospaziale Sierra Space ha annunciato che il debutto operativo del Dream Chaser è previsto entro la fine del 2025 . Il Dream Chaser è il primo spazioplano sviluppato per uso commerciale e verrà lanciato a bordo di un razzo Vulcan Centaur della United Launch Alliance (ULA) dal Kennedy Space Center in Florida. La missione sarà denominata CRS-1 e prevede il trasporto di circa 5000 kg di carico verso la ISS.
Autore: Simone Semeraro 7 agosto 2025
La Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ci ha donato informazioni preziosissime sulla biologia e la fisica al di fuori dell’atmosfera ed in condizioni di microgravità, e continuerà a sorprenderci per almeno un altro lustro. Ma la ISS, caposaldo anche simboli di cooperazione internazionale, non è la prima stazione orbitale artificiale . Dalla corsa allo spazio, dopo l’arrivo sulla Luna, un passaggio fondamentale è stato sviluppare le conoscenze e le tecnologie che avrebbero facilitato l’accesso alle future missioni spaziali.
Autore: AstroBenny (Benedetta Facini) 5 agosto 2025
Arianespace ha annunciato che il 13 agosto (alle 2:37 italiane) è previsto il lancio del satellite Metop-SGA1 di EUMETSAT. Il lancio sarà effettuato da Arianespace utilizzando il nuovo vettore Ariane 6 che decollerà dallo Spazioporto Europeo a Kourou, nella Guyana Francese, in Sud America.
Venere, il secondo pianeta del nostro sistema solare, è spesso definito il
Autore: Andrea Vanoni 29 luglio 2025
Venere, il secondo pianeta del nostro sistema solare, è spesso definito il " pianeta gemello " della Terra per le sue dimensioni simili e la composizione rocciosa. Tuttavia, le sue condizioni sono estremamente diverse: è avvolto da dense nubi di acido solforico e ha temperature superficiali che raggiungono i 465 gradi Celsius , rendendolo un ambiente ostile per qualsiasi forma di vita conosciuta.
Show More