Deviazione asteroidi sì o no?
Marilisa Pischedda • 15 novembre 2021

𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗱𝗲𝘃𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝘁𝗿𝗮𝗶𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗮𝘀𝘁𝗲𝗿𝗼𝗶𝗱𝗲?
È quello che tenterà di scoprire 𝗟𝗶𝗰𝗶𝗮𝗖𝘂𝗯𝗲, un nanosatellite proiettato e realizzato in #Italia, dalla torinese 𝗔𝗿𝗴𝗼𝘁𝗲𝗰.
🎯 𝘿𝙤𝙘𝙪𝙢𝙚𝙣𝙩𝙖𝙧𝙚 𝙙𝙖 𝙫𝙞𝙘𝙞𝙣𝙤 𝙡𝙤 𝙨𝙘𝙤𝙣𝙩𝙧𝙤 𝙩𝙧𝙖 𝙪𝙣𝙖 𝙨𝙤𝙣𝙙𝙖 𝙚 𝙪𝙣 𝙖𝙨𝙩𝙚𝙧𝙤𝙞𝙙𝙚: è questo il compito affidato a #LiciaCube, che sarà protagonista di una missione interplanetaria gestita da un team completamente italiano.
Si tratta della 𝗺𝗶𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗗𝗮𝗿𝘁 della #NASA, in cui il nanosatellite sarà ospitato: il primo test in assoluto di variazione dell’orbita di un asteroide tramite l’impatto di una sonda.
Per la missione è stato scelto un 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗱𝗼𝗽𝗽𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝘀𝘁𝗲𝗿𝗼𝗶𝗱𝗶 lontani circa 11 milioni di chilometri dalla Terra: Didymos, l'asteroide maggiore attorno a cui orbita 𝗗𝗶𝗺𝗼𝗿𝗽𝗵𝗼𝘀, il bersaglio della sonda Dart.
📌 Il lancio è previsto per il 𝟮𝟰 𝗻𝗼𝘃𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟭 con destinazione stimata per l'autunno 2022.
𝙈𝙖 𝙘𝙤𝙨'𝙝𝙖 𝙙𝙞 𝙨𝙥𝙚𝙘𝙞𝙖𝙡𝙚 𝙇𝙞𝙘𝙞𝙖𝘾𝙪𝙗𝙚?
🛰 A bordo del nanosatellite made in Italy si trovano 𝗱𝘂𝗲 𝗰𝗮𝗺𝗲𝗿𝗲 che dovranno immortalare l’impatto di Dart: Leia e Luke.
La plume, come viene definito il getto di detriti generato dalla collisione, fornirà informazioni utili a 𝙘𝙤𝙢𝙥𝙧𝙚𝙣𝙙𝙚𝙧𝙚 𝙨𝙚 𝙡’𝙤𝙧𝙗𝙞𝙩𝙖 𝙙𝙚𝙡𝙡’𝙖𝙨𝙩𝙚𝙧𝙤𝙞𝙙𝙚 𝙨𝙞𝙖 𝙨𝙩𝙖𝙩𝙖 𝙚𝙛𝙛𝙚𝙩𝙩𝙞𝙫𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙢𝙤𝙙𝙞𝙛𝙞𝙘𝙖𝙩𝙖.
Credits: #ASI
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La NASA si prepara a inviare una coppia di sonde verso Marte con una missione chiamata ESCAPADE (Escape and Plasma Acceleration and Dynamics Explorers). L’obiettivo è di studiare come l’ atmosfera del Pianeta Rosso sia stata progressivamente dispersa nello spazio, fornendo indizi cruciali sulla trasformazione di Marte da mondo potenzialmente abitabile a pianeta arido. La missione ESCAPADE utilizzerà due sonde identiche sviluppate da Rocket Lab , soprannominate Blue e Gold , che orbiteranno attorno a Marte in formazione; raccoglieranno dati in simultanea ma da diversi punti della magnetosfera marziana.

Negli ultimi anni, la gamification — l'applicazione di meccaniche di gioco in contesti non ludici, come l'istruzione — sta guadagnando sempre più terreno nel mondo della didattica, in particolare nell'insegnamento delle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). In un'epoca in cui l'attenzione degli studenti è spesso frammentata e la competizione con le distrazioni digitali è serrata, introdurre dinamiche di gioco nei percorsi educativi rappresenta una strategia efficace per coinvolgere, motivare e far apprendere in modo più profondo. Quando il gioco diventa un motore per la curiosità scientifica Elementi come sfide, livelli da superare, premi virtuali, classifiche e badge non sono semplici decorazioni, ma strumenti potenti per rendere l'apprendimento più attivo e partecipativo. La matematica, la scienza, la programmazione e l’ingegneria, materie che spesso risultano astratte o complesse, diventano più accessibili e stimolanti quando proposte sotto forma di gioco. Questo approccio consente agli studenti di apprendere in modo naturale e intuitivo, attraverso l'esperienza diretta, la sperimentazione e il problem solving .

Il 29 aprile , United Launch Alliance (ULA) lancerà in orbita il primo gruppo di satelliti della costellazione satellitare del Project Kuiper di Amazon . La missione è denominata “KA-01” (Kuiper Atlas 1) e verrà lanciata con un razzo Atlas V nella configurazione 511 dal complesso di lancio SLC-41 della storica base di Cape Canaveral Space Force Station in Florida.

L'Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha pubblicato il "Zero Debris Technical Booklet" il 15 gennaio 2025, un documento fondamentale che delinea le tecnologie necessarie per raggiungere l' obiettivo di Zero Debris entro il 2030 . Questo è il risultato di una collaborazione tra ingegneri, operatori, giuristi, scienziati ed esperti di politica, tutti membri della comunità Zero Debris, composta dai firmatari della Zero Debris Charter. (European Space Agency, 2024)

Il telescopio spaziale James Webb (NASA/ESA/CSA) ha catturato un'immagine straordinaria del disco protoplanetario HH 30 , situato nella nube molecolare del Toro, all'interno della nube oscura LDN 1551. Questo disco, osservato di taglio, è circondato da getti e venti discali, offrendo una visione senza precedenti dei processi di formazione planetaria.

Isar Aerospace inaugura la collaborazione con il programma spaziale privato europeo con la missione “Going Full Spectrum” . Il 30 marzo 2025, il razzo Spectrum prende per la prima volta il volo dallo spazioporto norvegese di Andøya. Dopo due rinvii dalla settimana precedente per condizioni meteo avverse, il decollo è avvenuto alle 12.30 ora locale.

L’esplorazione spaziale si evolve e richiede lo sviluppo di nuove tecnologie per poter essere supportata. I sistemi robotici inglobano nuove tecnologie consolidate sulla Terra, adattandole e perfezionandole all’impiego nello spazio, ma spesso è la necessità di trovare soluzioni a situazioni e problematiche tipiche dell’ambiente spaziale, a far sì che vengano sviluppate nuove tecnologie, che poi trovano impiego anche nelle applicazioni terrestri. Considerazione che non esula l’ esplorazione spaziale umana , con requisiti ancora più stringenti, da rivalutare in base all’ambiente in cui ci si trova ad operare. Vuoto, microgravità, tipologia di orbita, pianeta o corpo celeste, radiazioni e temperatura sono solo alcuni dei parametri che dettano fortemente le condizioni al contorno di una missione. Ad oggi pensiamo agli astronauti come a quella piccola parte di umanità che dal 2000 vive continuativamente al di fuori del nostro pianeta, se pur con alternanza di equipaggio a circa 400 km di quota dalla superficie terrestre. Eppure, quella condizione di microgravità che si sperimenta a bordo della ISS, non sarà perpetua e gli scenari futuri si stanno già delineando. I programmi di esplorazione spaziale parlano chiaro: andremo oltre l’orbita terrestre , sulla Luna, per testare e validare quelle tecnologie che ci consentiranno di spingerci oltre, anche verso il pianeta rosso. Ci spostiamo dunque dall’orbita terrestre a quella lunare, e da qui alla sua superficie, passo che comporterà lo stabilirsi di un insediamento in condizioni differenti da quelli sperimentati attualmente dagli astronauti.

La materia oscura è certamente una delle componenti più misteriose dell'universo. Sebbene sia invisibile e la sua natura sia sconosciuta, costituisce circa il 25% dell'universo , una quantità di gran lunga superiore a quella della materia ordinaria visibile. Non possiamo osservarla direttamente, né sappiamo di cosa sia fatta. L'unico modo per scoprirlo è attraverso i suoi effetti gravitazionali . Per svelarne i segreti, l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha lanciato la missione Euclid nel 2023, con l'obiettivo di creare la più grande mappa tridimensionale dell'universo . Tracciando le posizioni di miliardi di galassie e misurando il fenomeno delle lenti gravitazionali, Euclid ci aiuterà a comprendere come la materia oscura sia distribuita nel cosmo e come influisca sull'evoluzione delle galassie.

Vi siete mai chiesti come fanno gli aeroplani a orientarsi nel cielo, specialmente di notte o in condizioni meteorologiche avverse? La risposta è nelle radioassistenze : una rete invisibile, ma essenziale, di segnali radio che guidano i velivoli lungo rotte precise e sicure. Benché oggi la tecnologia satellitare abbia rivoluzionato il settore, questi sistemi terrestri rimangono cruciali per garantire sicurezza, affidabilità e ridondanza, soprattutto in casi estremi o emergenze.