NASA: annunciata la nuova classe di astronauti del 2025
La NASA ha ufficialmente annunciato la selezione di 10 nuovi astronauti per la classe del 2025, scelti tra oltre 8.000 candidati provenienti da tutti gli Stati Uniti. Dopo un lungo e rigoroso processo di valutazione che ha incluso test fisici, psicologici, tecnici e colloqui altamente selettivi, sono emersi sei donne e quattro uomini che rappresentano l'élite scientifica, tecnica e operativa del Paese.
Il nuovo gruppo inizierà ora un intenso programma di addestramento di due anni presso il Johnson Space Center di Houston, sede storica del corpo astronauti. Durante questo periodo, saranno formati su una vasta gamma di competenze: camminate spaziali (EVA), operazioni robotiche, ingegneria di sistemi spaziali, lingua russa (necessaria per lavorare con i colleghi a bordo della ISS), sopravvivenza in ambienti ostili e operazioni mediche d’emergenza. Solo al termine di questo addestramento otterranno la qualifica ufficiale di astronauta.
La classe del 2025 potrà essere assegnata a diverse missioni, tra cui spedizioni a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), missioni commerciali con partner privati come SpaceX e Axiom, o, per alcuni di loro, ruoli chiave nelle prossime fasi del programma Artemis, che punta a riportare l’uomo — e per la prima volta una donna — sulla superficie lunare nel corso di questo decennio. Obiettivo finale: creare una presenza umana sostenibile sulla Luna e, successivamente, pianificare le prime missioni con equipaggio verso Marte.
Con questa nuova selezione, il numero totale di astronauti scelti dalla NASA dalla nascita del corpo astronauti — risalente al 1959 con il primo gruppo delle missioni Mercury — sale a 370 persone. Si tratta di un traguardo simbolico, che riflette non solo la continuità della grande tradizione spaziale americana, ma anche la sua trasformazione: dagli anni pionieristici della corsa allo spazio, passando per le missioni Apollo, lo Space Shuttle e la ISS, fino all’attuale era di collaborazione tra agenzie spaziali e aziende private.
La classe 2025 si distingue per la sua notevole diversità professionale. Tra i nuovi astronauti figurano piloti militari collaudatori, ingegneri aerospaziali, medici, scienziati planetari, esperti di missioni spaziali commerciali e persino una ex atleta della nazionale statunitense di rugby. Alcuni hanno già avuto un assaggio dello spazio, come Anna Menon, che ha volato nel 2024 nella missione privata Polaris Dawn, mentre altri hanno alle spalle centinaia di ore di volo in teatri operativi o hanno partecipato a missioni scientifiche in ambienti estremi sulla Terra, come l’Antartide o zone vulcaniche.
Il loro background riflette il nuovo volto dell’esplorazione spaziale americana: multidisciplinare, collaborativo, altamente tecnico e sempre più orientato verso l’esplorazione umana del Sistema Solare. Questi dieci astronauti non saranno solo esploratori: saranno scienziati, ingegneri, comunicatori, ambasciatori della Terra nello spazio.
Con l’ambizione di riportare esseri umani sulla Luna dopo oltre 50 anni, e con la prospettiva di spingersi oltre, la NASA sta costruendo oggi la squadra che domani potrebbe rappresentare l’umanità su altri mondi.

Anna Menon, 39 anni, è un volto già noto nel mondo dell’esplorazione spaziale. Nata e cresciuta a Houston, è laureata in matematica e spagnolo alla Texas Christian University e ha conseguito un master in ingegneria biomedica alla Duke University. La sua carriera è iniziata al Johnson Space Center, dove ha lavorato nel Mission Control della NASA come flight controller per la Stazione Spaziale Internazionale, contribuendo alle operazioni di vita e supporto degli astronauti in orbita.
In seguito è entrata a far parte di SpaceX, dove ha ricoperto il ruolo di ingegnere e dirigente nei programmi di volo umano, partecipando alla pianificazione e al coordinamento di missioni con equipaggio. Nel 2024 ha volato nello spazio come specialista di missione e ufficiale medico a bordo della missione privata Polaris Dawn, diventando una delle prime donne a svolgere un’attività extraveicolare commerciale. Durante quel volo ha condotto oltre 40 esperimenti scientifici, alcuni dei quali legati alla medicina spaziale, monitoraggio cardiaco e adattamento fisiologico in microgravità.

Lauren Edgar, 40 anni, geologa planetaria originaria dello stato di Washington, ha una laurea in Scienze della Terra da Dartmouth College e un dottorato in geologia dal California Institute of Technology (Caltech). Ha dedicato gran parte della sua carriera alla NASA e allo U.S. Geological Survey, dove ha lavorato come scienziata per diverse missioni di esplorazione robotica del pianeta Marte.
Dal 2008 è stata coinvolta attivamente nei team scientifici dei rover Curiosity e Perseverance, contribuendo allo studio del suolo marziano, alla mappatura di sedimenti e alla selezione dei siti da campionare. Oltre al suo lavoro con i rover, ha partecipato a missioni analoghe in ambienti terrestri estremi, come deserti e zone vulcaniche, per simulare condizioni lunari e marziane.
Recentemente, Edgar ha avuto un ruolo chiave nella definizione degli obiettivi scientifici della missione Artemis III, la prima del programma Artemis che riporterà esseri umani sulla superficie lunare. Il suo contributo ha riguardato in particolare la selezione dei siti al polo sud della Luna, dove si trovano risorse cruciali come il ghiaccio d'acqua. Oltre al suo prestigioso curriculum, è apprezzata anche per il suo impegno nella divulgazione scientifica e nel mentorship di giovani ricercatori.
Imelda Muller, 34 anni, originaria di New York, è un’ex ufficiale medico della Marina. Ha conseguito una laurea in neuroscienze comportamentali e in medicina. Ha collaborato con la NASA nel supporto medico per immersioni e addestramento in ambienti a gravità simulata presso il Neutral Buoyancy Lab. Al momento della selezione stava completando la specializzazione in anestesia alla Johns Hopkins.
Ben Bailey, 38 anni, è un ufficiale dell’Esercito degli Stati Uniti originario della Virginia. È laureato in ingegneria meccanica e sta completando un master in ingegneria dei sistemi. Con oltre 2.000 ore di volo su più di 30 velivoli, è specializzato nel pilotaggio e collaudo di elicotteri Black Hawk e Chinook.
Cameron Jones, 35 anni, è anch’egli maggiore dell’Aeronautica, proveniente dall’Illinois. È laureato e specializzato in ingegneria aerospaziale, diplomato alla Test Pilot School e alla Weapons School. Ha volato per oltre 1.600 ore, in gran parte su F-22, con 150 ore in combattimento. Al momento della selezione era Academic Fellow presso la DARPA.
Yuri Kubo, 40 anni, è un ingegnere elettrico originario dell’Indiana e laureato all’Università di Purdue. Ha lavorato per 12 anni in SpaceX, ricoprendo ruoli di leadership tra cui direttore dei lanci per Falcon 9 e responsabile del programma Starshield. Aveva collaborato con la NASA in passato su progetti come Orion e la Stazione Spaziale Internazionale. Al momento della selezione era vicepresidente ingegneria presso la startup Electric Hydrogen.

NASA Astronaut Group 24 è il 24º gruppo di selezione di astronauti della NASA. È stato selezionato il 22 settembre 2025 ed è composto da dieci candidati astronauti, di cui sei donne e quattro uomini. Credit: NASA
Rebecca Lawler, 38 anni, è un’ex tenente comandante della Marina statunitense, originaria del Texas. È laureata in ingegneria meccanica e ha completato due master, uno alla Johns Hopkins e uno alla National Test Pilot School. Ha accumulato oltre 2.800 ore di volo su 45 diversi velivoli. Ha lavorato come pilota di test per United Airlines e ha collaborato con la NASA alla missione Operation IceBridge, sorvolando le regioni polari per raccogliere dati sul cambiamento climatico e lo stato dei ghiacci. Ha anche lavorato per la NOAA come “hurricane hunter”, pilotando aerei che attraversano le tempeste tropicali per raccogliere dati scientifici vitali per la previsione e la comprensione degli uragani.
Katherine Spies, 43 anni, viene da San Diego, California. È laureata in ingegneria chimica e ha completato un master in design engineering ad Harvard. Ex pilota di elicotteri d’attacco per i Marines, ha superato le 2.000 ore di volo e ha ricoperto ruoli di leadership su programmi come UH-1 e AH-1. Prima della selezione lavorava come direttrice dei test di volo presso Gulfstream Aerospace.
Adam Fuhrmann, 35 anni, maggiore dell’Aeronautica degli Stati Uniti, è originario della Virginia. Ha conseguito la laurea in ingegneria aerospaziale al MIT e due master in flight test e systems engineering. Ha accumulato oltre 2.100 ore di volo, incluse 400 in missioni di combattimento su F-16 e F-35. Al momento della selezione era direttore delle operazioni in un’unità militare di test di volo.
Erin Overcash, 34 anni, è una tenente comandante della Marina statunitense, originaria del Kentucky. È laureata in ingegneria aerospaziale con un master in bioastronautica. Pilota di F/A-18 Super Hornet, ha accumulato più di 1.300 ore di volo e 249 atterraggi su portaerei. In passato ha fatto parte del programma per atleti d’élite della Marina e si è allenata con la nazionale femminile di rugby USA.
Con questi dieci nuovi candidati, la NASA rafforza la propria squadra in vista delle grandi sfide dell’esplorazione spaziale del prossimo decennio. Alcuni di loro, nei prossimi anni, potrebbero essere protagonisti delle missioni Artemis, contribuendo al ritorno dell’umanità sulla Luna e alla preparazione del primo sbarco umano su Marte.
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