NASA: annunciata la nuova classe di astronauti del 2025

Liliana Balotti • 2 ottobre 2025

La NASA ha ufficialmente annunciato la selezione di 10 nuovi astronauti per la classe del 2025, scelti tra oltre 8.000 candidati provenienti da tutti gli Stati Uniti. Dopo un lungo e rigoroso processo di valutazione che ha incluso test fisici, psicologici, tecnici e colloqui altamente selettivi, sono emersi sei donne e quattro uomini che rappresentano l'élite scientifica, tecnica e operativa del Paese.

Il nuovo gruppo inizierà ora un intenso programma di addestramento di due anni presso il Johnson Space Center di Houston, sede storica del corpo astronauti. Durante questo periodo, saranno formati su una vasta gamma di competenze: camminate spaziali (EVA), operazioni robotiche, ingegneria di sistemi spaziali, lingua russa (necessaria per lavorare con i colleghi a bordo della ISS), sopravvivenza in ambienti ostili e operazioni mediche d’emergenza. Solo al termine di questo addestramento otterranno la qualifica ufficiale di astronauta.


La classe del 2025 potrà essere assegnata a diverse missioni, tra cui spedizioni a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), missioni commerciali con partner privati come SpaceX e Axiom, o, per alcuni di loro, ruoli chiave nelle prossime fasi del programma Artemis, che punta a riportare l’uomo — e per la prima volta una donna — sulla superficie lunare nel corso di questo decennio. Obiettivo finale: creare una presenza umana sostenibile sulla Luna e, successivamente, pianificare le prime missioni con equipaggio verso Marte.

Con questa nuova selezione, il numero totale di astronauti scelti dalla NASA dalla nascita del corpo astronauti — risalente al 1959 con il primo gruppo delle missioni Mercury — sale a 370 persone. Si tratta di un traguardo simbolico, che riflette non solo la continuità della grande tradizione spaziale americana, ma anche la sua trasformazione: dagli anni pionieristici della corsa allo spazio, passando per le missioni Apollo, lo Space Shuttle e la ISS, fino all’attuale era di collaborazione tra agenzie spaziali e aziende private.


La classe 2025 si distingue per la sua notevole diversità professionale. Tra i nuovi astronauti figurano piloti militari collaudatori, ingegneri aerospaziali, medici, scienziati planetari, esperti di missioni spaziali commerciali e persino una ex atleta della nazionale statunitense di rugby. Alcuni hanno già avuto un assaggio dello spazio, come Anna Menon, che ha volato nel 2024 nella missione privata Polaris Dawn, mentre altri hanno alle spalle centinaia di ore di volo in teatri operativi o hanno partecipato a missioni scientifiche in ambienti estremi sulla Terra, come l’Antartide o zone vulcaniche.

Il loro background riflette il nuovo volto dell’esplorazione spaziale americana: multidisciplinare, collaborativo, altamente tecnico e sempre più orientato verso l’esplorazione umana del Sistema Solare. Questi dieci astronauti non saranno solo esploratori: saranno scienziati, ingegneri, comunicatori, ambasciatori della Terra nello spazio.

Con l’ambizione di riportare esseri umani sulla Luna dopo oltre 50 anni, e con la prospettiva di spingersi oltre, la NASA sta costruendo oggi la squadra che domani potrebbe rappresentare l’umanità su altri mondi.

Anna Menon, 39 anni, è un volto già noto nel mondo dell’esplorazione spaziale. Nata e cresciuta a Houston, è laureata in matematica e spagnolo alla Texas Christian University e ha conseguito un master in ingegneria biomedica alla Duke University. La sua carriera è iniziata al Johnson Space Center, dove ha lavorato nel Mission Control della NASA come flight controller per la Stazione Spaziale Internazionale, contribuendo alle operazioni di vita e supporto degli astronauti in orbita.


In seguito è entrata a far parte di SpaceX, dove ha ricoperto il ruolo di ingegnere e dirigente nei programmi di volo umano, partecipando alla pianificazione e al coordinamento di missioni con equipaggio. Nel 2024 ha volato nello spazio come specialista di missione e ufficiale medico a bordo della missione privata Polaris Dawn, diventando una delle prime donne a svolgere un’attività extraveicolare commerciale. Durante quel volo ha condotto oltre 40 esperimenti scientifici, alcuni dei quali legati alla medicina spaziale, monitoraggio cardiaco e adattamento fisiologico in microgravità. 

Lauren Edgar, 40 anni, geologa planetaria originaria dello stato di Washington, ha una laurea in Scienze della Terra da Dartmouth College e un dottorato in geologia dal California Institute of Technology (Caltech). Ha dedicato gran parte della sua carriera alla NASA e allo U.S. Geological Survey, dove ha lavorato come scienziata per diverse missioni di esplorazione robotica del pianeta Marte.

Dal 2008 è stata coinvolta attivamente nei team scientifici dei rover Curiosity e Perseverance, contribuendo allo studio del suolo marziano, alla mappatura di sedimenti e alla selezione dei siti da campionare. Oltre al suo lavoro con i rover, ha partecipato a missioni analoghe in ambienti terrestri estremi, come deserti e zone vulcaniche, per simulare condizioni lunari e marziane.

Recentemente, Edgar ha avuto un ruolo chiave nella definizione degli obiettivi scientifici della missione Artemis III, la prima del programma Artemis che riporterà esseri umani sulla superficie lunare. Il suo contributo ha riguardato in particolare la selezione dei siti al polo sud della Luna, dove si trovano risorse cruciali come il ghiaccio d'acqua. Oltre al suo prestigioso curriculum, è apprezzata anche per il suo impegno nella divulgazione scientifica e nel mentorship di giovani ricercatori.


Imelda Muller, 34 anni, originaria di New York, è un’ex ufficiale medico della Marina. Ha conseguito una laurea in neuroscienze comportamentali e in medicina. Ha collaborato con la NASA nel supporto medico per immersioni e addestramento in ambienti a gravità simulata presso il Neutral Buoyancy Lab. Al momento della selezione stava completando la specializzazione in anestesia alla Johns Hopkins.


Ben Bailey, 38 anni, è un ufficiale dell’Esercito degli Stati Uniti originario della Virginia. È laureato in ingegneria meccanica e sta completando un master in ingegneria dei sistemi. Con oltre 2.000 ore di volo su più di 30 velivoli, è specializzato nel pilotaggio e collaudo di elicotteri Black Hawk e Chinook.

Cameron Jones, 35 anni, è anch’egli maggiore dell’Aeronautica, proveniente dall’Illinois. È laureato e specializzato in ingegneria aerospaziale, diplomato alla Test Pilot School e alla Weapons School. Ha volato per oltre 1.600 ore, in gran parte su F-22, con 150 ore in combattimento. Al momento della selezione era Academic Fellow presso la DARPA.


Yuri Kubo, 40 anni, è un ingegnere elettrico originario dell’Indiana e laureato all’Università di Purdue. Ha lavorato per 12 anni in SpaceX, ricoprendo ruoli di leadership tra cui direttore dei lanci per Falcon 9 e responsabile del programma Starshield. Aveva collaborato con la NASA in passato su progetti come Orion e la Stazione Spaziale Internazionale. Al momento della selezione era vicepresidente ingegneria presso la startup Electric Hydrogen.

NASA Astronaut Group 24 è il 24º gruppo di selezione di astronauti della NASA. È stato selezionato il 22 settembre 2025 ed è composto da dieci candidati astronauti, di cui sei donne e quattro uomini. Credit: NASA


Rebecca Lawler, 38 anni, è un’ex tenente comandante della Marina statunitense, originaria del Texas. È laureata in ingegneria meccanica e ha completato due master, uno alla Johns Hopkins e uno alla National Test Pilot School. Ha accumulato oltre 2.800 ore di volo su 45 diversi velivoli. Ha lavorato come pilota di test per United Airlines e ha collaborato con la NASA alla missione Operation IceBridge, sorvolando le regioni polari per raccogliere dati sul cambiamento climatico e lo stato dei ghiacci. Ha anche lavorato per la NOAA come “hurricane hunter”, pilotando aerei che attraversano le tempeste tropicali per raccogliere dati scientifici vitali per la previsione e la comprensione degli uragani.


Katherine Spies, 43 anni, viene da San Diego, California. È laureata in ingegneria chimica e ha completato un master in design engineering ad Harvard. Ex pilota di elicotteri d’attacco per i Marines, ha superato le 2.000 ore di volo e ha ricoperto ruoli di leadership su programmi come UH-1 e AH-1. Prima della selezione lavorava come direttrice dei test di volo presso Gulfstream Aerospace.


Adam Fuhrmann, 35 anni, maggiore dell’Aeronautica degli Stati Uniti, è originario della Virginia. Ha conseguito la laurea in ingegneria aerospaziale al MIT e due master in flight test e systems engineering. Ha accumulato oltre 2.100 ore di volo, incluse 400 in missioni di combattimento su F-16 e F-35. Al momento della selezione era direttore delle operazioni in un’unità militare di test di volo.


Erin Overcash, 34 anni, è una tenente comandante della Marina statunitense, originaria del Kentucky. È laureata in ingegneria aerospaziale con un master in bioastronautica. Pilota di F/A-18 Super Hornet, ha accumulato più di 1.300 ore di volo e 249 atterraggi su portaerei. In passato ha fatto parte del programma per atleti d’élite della Marina e si è allenata con la nazionale femminile di rugby USA.


Con questi dieci nuovi candidati, la NASA rafforza la propria squadra in vista delle grandi sfide dell’esplorazione spaziale del prossimo decennio. Alcuni di loro, nei prossimi anni, potrebbero essere protagonisti delle missioni Artemis, contribuendo al ritorno dell’umanità sulla Luna e alla preparazione del primo sbarco umano su Marte.

Condividi

Autore: Andrea Vanoni 9 ottobre 2025
Un tempo riservata agli osservatori professionali e alle agenzie spaziali, l’osservazione e la ripresa di corpi celesti come la Luna, i pianeti e persino il Sole è oggi alla portata di molti grazie ai progressi della tecnologia e alla crescente accessibilità di strumenti astronomici amatoriali. Sempre più appassionati di astronomia si cimentano nella fotografia planetaria e solare, ottenendo risultati sorprendenti e contribuendo, talvolta, anche alla ricerca scientifica. Negli ultimi anni, il mercato ha visto un’impennata nella qualità e nella disponibilità di telescopi, camere planetarie, filtri solari e software di elaborazione immagini pensati per gli astrofili. Strumenti come: • Telescopi a lunga focale , ideali per l’osservazione planetaria • Camere CMOS ad alta sensibilità e frame rate elevato • Software di stacking e post-processing (come AutoStakkert!, RegiStax e AstroSurface) hanno rivoluzionato le possibilità di chi osserva il cielo da casa, permettendo di ottenere dettagli sorprendenti di Giove, Saturno, Marte, delle fasi lunari e persino delle macchie solari.
Autore: AstroBenny (Benedetta Facini) 30 settembre 2025
Sierra Space ha annunciato che il volo inaugurale del suo spazioplano Dream Chaser non includerà più una manovra di attracco con la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), ma sarà limitato a una missione dimostrativa in orbita. Il cambiamento deriva da una revisione del contratto Commercial Resupply Services-2 (CRS-2) che in origine prevedeva un minimo di sette missioni di rifornimento all’ISS con Dream Chaser e il modulo cargo Shooting Star.
Autore: Simone Semeraro 25 settembre 2025
Da quando Sputnik raggiunse l’orbita terrestre, lo spazio si è via via riempito di satelliti. Non tutti hanno il privilegio di ritornare sulla Terra. Molti di essi, o meglio, molte parti di essi, sono destinati a vagare nello spazio per decenni. Questi oggetti di modeste dimensioni sono come dei proiettili, pronti a danneggiare qualunque oggetto si trovi sulle loro traiettorie. Due eventi storici hanno aumentato in maniera significativa il numero dei detriti spaziali : il test missilistico cinese del 2007 e lo scontro tra Iridium 33 e Kosmos 2251.
Autore: AstroBenny (Bendetta Facini) 16 settembre 2025
L’agenzia spaziale russa Roscosmos ha annunciato l’equipaggio e la data di lancio della missione Soyuz MS-28. La missione, della durata di circa otto mesi, è prevista per il 27 novembre e raggiungerà la Stazione Spaziale Internazionale dove verrà effettuato uno scambio di equipaggio con la missione precedente. Il lancio avverrà dal Cosmodromo di Baikonur in Kazakistan a bordo di una navicella Soyuz. L’equipaggio
Mentre la stagione più calda e soggetta agli incendi boschivi volge al termine,
Autore: Gabriele Dessena 9 settembre 2025
Mentre la stagione più calda e soggetta agli incendi boschivi volge al termine, è interessante osservare come l’Italia affronti questa emergenza dall’alto, affidandosi a una flotta specializzata di velivoli ed elicotteri
A settembre la ISS verrà raggiunta da due missioni cargo di rifornimenti
Autore: AstroBenny (Benedetta Facini) 2 settembre 2025
A settembre la Stazione Spaziale Internazionale verrà raggiunta da due missioni cargo di rifornimento. La prima missione chiamata Progress MS-32 verrà lanciata da Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, mentre la seconda missione chiamata CRS NG-23 , verrà gestita da Northrop Grumman. Progress MS-32 Il lancio della missione Progress MS-32 avverrà con un razzo Soyuz di Roscosmos dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan.
Autore: Elisa Goffo 28 agosto 2025
Un gruppo di ricercatori potrebbe aver individuato per la prima volta un buco nero supermassiccio subito dopo la sua formazione. Il buco nero si trova al centro di una struttura chiamata “ Infinity ”, nata dalla fusione di due galassie . La scoperta potrebbe offrire un nuovo spunto per comprendere come i buchi neri massicci si siano originati nell'universo primordiale.
Fin dagli albori dell’attività spaziale, i detriti derivanti da satelliti, razzi e altri oggetti in
Autore: Giovanni Garofalo 26 agosto 2025
Fin dagli albori dell’attività spaziale, i detriti derivanti da satelliti, razzi e altri oggetti in orbita hanno rappresentato un rischio potenziale durante il loro rientro nell’atmosfera terrestre.
Autore: Lucia Pigliaru 21 agosto 2025
Le prime spettacolari immagini del satellite Proba-3 sono state rilasciate il 16 giugno 2025 in occasione del salone internazionale dell’Aeronautica e dello Spazio di Les Bouget. Le immagini mostrano l’atmosfera esterna del Sole, la corona solare.
Autore: Liliana Balotti 12 agosto 2025
FLEX, acronimo di FLuorescence EXplorer , è la missione innovativa dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) dedicata alla misurazione della fluorescenza delle piante , un indicatore diretto della loro attività di fotosintesi. Previsto nel quarto trimestre del 2026 con un lancio su Vega‑C dal Centro Spaziale della Guyana Francese, questo satellite opererà su un’orbita quasi polare a circa 814 km di altitudine, lavorando in tandem con un satellite Sentinel‑3 nel quadro del programma Living Planet / Earth Explorer. Durante la fotosintesi, le piante emettono una debole luce fluorescente — invisibile a occhio nudo — che rappresenta un indicatore affidabile della loro efficienza energetica e salute complessiva . FLEX misurerà questa fluorescenza, chiamata SIF (Solar-Induced chlorophyll Fluorescence), con una risoluzione spaziale di circa 300 m e cicli di osservazione ripetuti ogni 27 giorni.
Show More