SPF pari a 1 milione
Marilisa Pischedda • 30 novembre 2021

๐๐ฎ๐๐๐ผ๐ฟ๐ฒ ๐ฃ๐ฟ๐ผ๐๐ฒ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐ฆ๐ผ๐น๐ฎ๐ฟ๐ฒ ๐ฆ๐ฃ๐ ๐ญ ๐บ๐ถ๐น๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ!
Il ๐๐ฒ๐น๐ฒ๐๐ฐ๐ผ๐ฝ๐ถ๐ผ ๐๐ฎ๐บ๐ฒ๐ ๐ช๐ฒ๐ฏ๐ฏ è stato progettato per rilevare la ๐น๐๐ฐ๐ฒ ๐ถ๐ป๐ณ๐ฟ๐ฎ๐ฟ๐ผ๐๐๐ฎ. Si tratta di una banda dello spettro di luce non visibile all'uomo, che permetterà di osservare corpi celesti quali pianeti, stelle di piccola massa e galassie lontane. Differentemente dal famigerato telescopio Hubble che lavora, invece, nel campo visibile.
๐๐ ๐ฅ๐๐ง ๐ฅ๐ค๐ฉ๐๐ง ๐๐๐ง๐ ๐ฆ๐ช๐๐จ๐ฉ๐ค, ๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐จ๐ค๐๐ฃ๐ค ๐๐ ๐จ๐ฉ๐๐ง๐ ๐๐ก ๐๐ง๐๐จ๐๐ค... ๐๐ฃ ๐๐๐ ๐ข๐ค๐๐ค?
Per una corretta osservazione dei corpi celesti, è necessario che fonti luminose non interferiscano con la sua strumentazione. Per tale motivo Webb sarà collocato nel ๐๐ฎ๐ด๐ฟ๐ฎ๐ป๐ด๐ถ๐ฎ๐ป๐ผ ๐๐ฎ, punto in cui né la Terra, né la Luna potranno disturbarlo. Ma anche la strumentazione a bordo dovrà essere messa in condizioni tali da non interferire con il lavoro di questo gigante telescopio.
Per ovviare a ciò, Webb è stato progettato con una ๐๐๐ฟ๐๐๐๐๐ฟ๐ฎ ๐ฏ๐ถ-๐ณ๐ฟ๐ผ๐ป๐๐ฎ๐น๐ฒ, costituita quindi da due lati, due facce, una delle quali sarà esposta sempre al Sole con una temperatura media di circa 85°C. Il ๐น๐ฎ๐๐ผ ๐ณ๐ฟ๐ฒ๐ฑ๐ฑ๐ผ, al contrario, darà sempre le spalle al Sole e sarà esposto ad una temperatura di -๐ฎ๐ฏ๐ฏ °๐, per assicurare che gli specchi e gli strumenti non emettano in infrarosso di per sé, interferendo con l'osservazione stessa.
Per garantire protezione dalle radiazioni solari, Webb è dotato di un ๐ฒ๐ป๐ผ๐ฟ๐บ๐ฒ ๐๐ฐ๐๐ฑ๐ผ ๐๐ผ๐น๐ฎ๐ฟ๐ฒ dalle dimensioni di circa un campo da tennis, e costituito da ben cinque strati per garantire una protezione totale, in grado di schermare il 99.9999% dei raggi solari, pari ad un ๐ณ๐ฎ๐๐๐ผ๐ฟ๐ฒ ๐ฑ๐ถ ๐ฝ๐ฟ๐ผ๐๐ฒ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐๐ผ๐น๐ฎ๐ฟ๐ฒ ๐ฑ๐ถ ๐ญ ๐บ๐ถ๐น๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ!
L’esposizione al lato freddo è sufficiente ad inibire l’emissione in infrarosso della strumentazione di Webb, eccezione fatta per ๐ ๐๐ฅ๐ (๐๐ช๐ฅ-๐๐ฏ๐ง๐ณ๐ข๐ณ๐ฆ๐ฅ ๐๐ฏ๐ด๐ต๐ณ๐ถ๐ฎ๐ฆ๐ฏ๐ต), lo strumento fornito in collaborazione tra #ESA e #NASA in grado di osservare un tipo di ๐ก๐ช๐๐ ๐๐ฃ๐๐ง๐๐ง๐ค๐จ๐จ๐ ๐๐ค๐ฃ ๐ช๐ฃ๐ ๐ก๐ช๐ฃ๐๐๐๐ฏ๐ฏ๐ ๐’๐ค๐ฃ๐๐ ๐ข๐๐๐๐๐ค๐ง๐. Per tale motivo lo MIRI dovrà essere ulteriormente raffreddato a duna temperatura di -๐ฎ๐ฒ๐ฒ °๐, tramite un refrigeratore criogenico in grado di mantenere la temperatura ai livelli richiesti.
Credits: Canadian Space Agency
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La Luna è tornata al centro delle ambizioni delle agenzie spaziali e delle compagnie private. Missioni come Artemis mirano non solo a riportare l'essere umano sul nostro satellite, ma anche a stabilire basi permanenti sulla sua superficie. Nel mondo dello sport e dello spettacolo, per gestire le emozioni e anticipare i possibili imprevisti, atleti e artisti si preparano con ore e ore di allenamento in condizioni simili a quelle che affronteranno durante la gara o lo spettacolo. ๏ปฟ Ma come si prepara un equipaggio, o una tecnologia, a funzionare in un ambiente tanto estremo come quello lunare, senza poter fare una vera “prova generale” sul posto? La risposta si trova nei Lunar Analogue : luoghi sulla Terra, naturali o artificiali, che riproducono alcune caratteristiche della superficie lunare. Il loro scopo è individuare problemi, limiti o aspetti critici che potrebbero non emergere durante la fase di progettazione preliminare di una missione spaziale.

Nel 2015, il telescopio spaziale Hubble immortalò l'ammasso di galassie SDSS J1038+4849, rivelandoci un'immagine peculiare che ricorda un volto sorridente come quello dello Stregatto di Alice nel Paese delle Meraviglie. SDSS J1038+4849, chiamato anche il Gatto del Cheshire , è un ammasso di galassie nella costellazione dell'Orsa Maggiore a circa 4,6 miliardi di anni luce da noi, formato da due sottoammassi di galassie.

Durante il Consiglio Ministeriale dell’ESA, svoltosi il 26 e 27 Novembre a Brema in Germania, i Paesi membri hanno approvato il più grande investimento nella storia dell’Agenzia Spaziale Europea: 22,3 miliardi di euro, destinati al triennio 2026–2028 . Una cifra che segna un vero punto di svolta e conferma quanto lo spazio sia diventato un settore strategico per il futuro dell’Europa, non solo dal punto di vista scientifico e tecnologico, ma anche per la sicurezza, l’innovazione e lo sviluppo sostenibile.

Arianespace ha annunciato che il 17 dicembre 2025 verrà effettuato il lancio della missione VA266, dedicata al dispiegamento in orbita di due nuovi satelliti del sistema di navigazione europeo Galileo. VA266 sarà la quattordicesima missione (L14) destinata alla costellazione e la prima ad essere realizzata utilizzando il nuovo lanciatore europeo Ariane 6.

Tutto nasce da un episodio avvenuto il 30 ottobre su un A320 di linea, durante un volo tra Stati Uniti e Messico . L’aereo ha avuto una breve ma imprevista variazione di assetto, un “abbassamento di muso” non comandato mentre il pilota automatico era inserito. L’equipaggio ha ripreso il controllo in pochi istanti e il volo si è concluso con un atterraggio regolare. Da quell’evento, analizzato nei dettagli da Airbus e dalle autorità, è emersa una possibile vulnerabilità in uno dei computer che controllano il beccheggio e il rollio dell’aeromobile. Per questo, a fine novembre 2025, l’Agenzia europea per la sicurezza aerea (EASA) ha emesso una direttiva di emergenza (Emergency Airworthiness Directive, EAD) che riguarda una parte della flotta Airbus A319, A320 e A321, chiedendo interventi rapidi su hardware e software di bordo. È importante sottolineare subito che parliamo di un’ azione precauzionale , scattata proprio per evitare che un evento estremamente raro possa ripetersi in condizioni più critiche. La famiglia A320 (che comprende A318, A319, A320 e A321) è una delle più diffuse al mondo: è l’aereo tipico dei collegamenti di corto e medio raggio che utilizziamo per andare da una grande città europea all’altra. Proprio perché si tratta di migliaia di aeromobili, qualsiasi direttiva che li riguarda ha un effetto immediato sulla programmazione dei voli: alcune rotte vanno ripianificate, alcuni velivoli devono fermarsi qualche ora in più in manutenzione, e può comparire qualche ritardo o cancellazione. Non è il sintomo di un problema “misterioso” che appare all’improvviso, ma il risultato di una filosofia molto chiara: se si individua anche solo la possibilità teorica di una situazione indesiderata, si interviene in blocco sull’intera flotta interessata. Airbus, nel suo comunicato, ha spiegato che la combinazione tra un certo tipo di computer di volo e una modifica software recente ha reso quel componente più sensibile a particolari condizioni di radiazione solare, e che quindi si è deciso di aggiornare il software di circa cinquemila aerei e di sostituire fisicamente i computer su circa novecento esemplari più anziani.

Il 13 novembre 2025 segna una data importantissima per il settore spaziale, poiché un nuovo attore si aggiunge a SpaceX nel settore dei razzi riutilizzabili : è la compagnia spaziale di Bezos, Blue Origin , il cui razzo New Glenn è atterrato verticalmente in completa autonomia. Ad essere precisi, è stato il primo stadio, Jacklyn, ad essere atterrato e (quasi) pronto al riutilizzo. è il secondo tentativo di Blue Origin di effettuare questa impresa con successo, dopo il fallimento della parziale della missione NG-1 di gennaio dello stesso anno, quando il carico era stato lanciato con successo, ma dati telemetrici di Jacklyn si persero è non atterrò come previsto. Ma come siamo arrivati a questo punto?

Il 15 dicembre ULA lancerà 27 satelliti Amazon Leo (precedentemente conosciuta come Project Kuiper) in orbita terrestre bassa a circa 590–630 chilometri di altitudine. La missione LA-04 (Leo Atlas 4), sarà il quarto lancio di Amazon a bordo di un razzo Atlas V della United Launch Alliance (ULA) dal Space Launch Complex-41 a Cape Canaveral.

La curiosità come punto di partenza I bambini hanno una caratteristica straordinaria: fanno domande su tutto. “Perché il cielo è blu?”, “Come fa un dinosauro a essere così grande?”, “Cosa c’è dentro il nostro corpo?”. Questa curiosità è il motore dell’apprendimento, e la realtà aumentata può trasformarla in esperienze concrete e coinvolgenti. La realtà aumentata spiegata ai genitori La realtà aumentata (AR) è una tecnologia che permette di sovrapporre immagini e informazioni digitali al mondo reale, visibili attraverso smartphone o tablet. Non è fantascienza: è uno strumento che rende lo studio un’avventura. Immaginate di puntare la fotocamera verso il libro di scienze e vedere il cuore che batte in 3D, o di trasformare il salotto in un piccolo planetario dove i pianeti orbitano intorno al Sole.

L’Europa aggiunge un nuovo tassello fondamentale alla sua capacità di osservare il pianeta: Sentinel-1D, il più recente satellite della missione radar Sentinel-1 del programma Copernicus, è stato lanciato con successo il 4 novembre alle 22:02 CET dal Centro spaziale di Kourou, in Guyana Francese, a bordo del lanciatore europeo Ariane 6. Trentaquattro minuti dopo il decollo il satellite è stato rilasciato correttamente in orbita, e alle 23:22 CET è arrivato il primo segnale a Terra, confermando che Sentinel-1D è attivo e pronto a iniziare le operazioni. Con questo lancio, la costellazione Sentinel-1 è ora completa e potrà garantire continuità alle osservazioni radar europee dei prossimi anni.

Comprendere gli impatti ambientali Uno degli aspetti meno esplorati ma più rilevanti della sostenibilità spaziale riguarda gli effetti ambientali del rientro dei detriti nell’atmosfera terrestre. Ogni anno, centinaia di frammenti artificiali rientrano e si disgregano a quote variabili, liberando gas, particelle e residui solidi che possono raggiungere il suolo o gli oceani. Nonostante il fenomeno sia ormai parte integrante dell’attività spaziale, le sue conseguenze sull’ambiente terrestre e atmosferico non sono ancora completamente comprese né quantificate. Per affrontare questa lacuna, la comunità scientifica ha avviato programmi di ricerca volti a caratterizzare i materiali utilizzati nei veicoli spaziali e a comprendere il loro comportamento durante il rientro. L’obiettivo è determinare quali sostanze si formano durante la combustione e la frammentazione, e in che misura possano interagire con l’atmosfera. Particolare attenzione è rivolta ai prodotti di ablazione , cioè ai residui generati dall’erosione termica dei materiali esposti a temperature estreme, e alla loro distribuzione dimensionale e ottica, poiché tali particelle possono contribuire a modificare la chimica dell’alta atmosfera. Parallelamente, si sta approfondendo la composizione dei propellenti residui e dei componenti strutturali dei razzi e dei satelliti, per valutare quali elementi sopravvivano al rientro e quali possano depositarsi sulla superficie terrestre o marina. Analisi di laboratorio e misurazioni in situ, ad esempio mediante razzi-sonda, permettono di stimare l’altitudine e l’intensità delle emissioni, migliorando i modelli fisico-chimici dell’atmosfera. Questi studi mirano a valutare gli effetti a lungo termine dei materiali iniettati negli strati superiori dell’atmosfera, in particolare nella mesosfera e nella stratosfera, dove le reazioni chimiche indotte potrebbero alterare l’equilibrio naturale dei gas.

