Ben tornata Orion

AstroBenny (Benedetta Facini) • 11 dicembre 2022

La missione Artemis I è terminata! Ecco alcuni dettagli del viaggio.

La prima missione, Artemis I, partita il 16 novembre, è terminata domenica 11 dicembre con lo splashdown della capsula Orion nell’Oceano Pacifico.

   Si è trattato di un test di volo senza equipaggio della navicella spaziale Orion intorno alla Luna, con l’obiettivo principale di testare a fondo i sistemi della capsula prima delle missioni con equipaggio. A tal proposito, a bordo di Orion hanno viaggiato: un manichino, due torsi di manichino chiamati Helga e Zohar, due ospiti speciali Sahun e Snoopy e la tecnologia Callisto.

Credits Image: NASA

I momenti salienti della missione:

    1. Il razzo Space Launch System della NASA, che trasportava la navicella spaziale Orion senza equipaggio, è decollato dal Launch Complex 39B in Florida il 16 novembre. Poco dopo il lancio Orion ha acceso i suoi propulsori ausiliari per iniziare il suo viaggio verso la Luna.


    2. Nel terzo giorno di viaggio la navicella Orion, già a più di metà strada tra la Terra e la Luna, è stata ispezionata tramite le telecamere di Orion per verificare il sistema di protezione termica del modulo dell’equipaggio e del modulo di servizio europeo. Sono stati analizzato i dati anomali degli “star tracker” (inseguitori stellari) causati alle accensioni dei propulsori; gli inseguitori stellari sono uno strumento di navigazione che misura le posizioni delle stelle per aiutare un veicolo spaziale a determinarne il suo orientamento.


   3. Durante il quarto giorno di volo i pannelli solari del sistema sono stati settati in una posizione diversa per testare la potenza del segnale WiFi.  Si è appreso che avere più telecamere accese contemporaneamente (.collocate per  Artemis1 sulle estremità dei satelliti) può influire sulla velocità dei dati WiFi e, pertanto, le future attività di trasferimento dei file saranno eseguite da una telecamera per volta.


   4. Il quinto giorno di volo, Orion è entrata nella sfera di influenza lunare, rendendo la Luna, e non più la Terra, la principale forza gravitazionale che agisce sulla navicella. E' stata effettuata la manovra “outbound flyby burn” (sorvolo in uscita) per entrare nell'orbita retrograda distante attorno alla Luna, prevista come soluzione ottimale in quanto molto stabile e, di conseguenza, percorribile con un minimo consumo di propellente.

 

    5. Durante l’ottavo giorno di volo, il Mission Control Center della Nasa ha perso inaspettatamente i dati da e verso Orion per 47 minuti durante la riconfigurazione del collegamento di comunicazione tra Orion e Deep Space Network. La NASA ha risolto il problema con una riconfigurazione dei sistemi di terra.

 

Credits Image: NASA

    6. Decimo giorno di missione: Orion si è inserita con successo nell’orbita prestabilita; in questa posizione Orion impiega quasi una settimana per completare mezza orbita attorno alla Luna!

Orion ha inoltre stabilito il record con una distanza superiore a 434 km dalla Terra, superando la missione Apollo 13, la cui distanza massima raggiunta era di 400 km dalla Terra.


   7. Durante il ventesimo giorno di missione, Orion ha effettuato il suo volo più vicino alla Luna, a circa 127 km sopra la superficie lunare, ha eseguito il flyby di ritorno ed è uscita dalla sfera di influenza gravitazionale lunare il 6 dicembre.

 

   8. Nel ventitreesimo giorno di volo della missione Artemis I la navicella spaziale ha continuato il viaggio di ritorno sulla Terra catturando foto e video lungo il percorso. Il sito di ammaraggio è stato individuato nell'Oceano Pacifico vicino all'isola di Guadalupe.

 

   9. 11 dicembre 2022: preparazione al ritorno di Orion sulla Terra, il modulo dell'equipaggio della navicella si è separato con successo dal modulo di servizio. La capsula è ammarata con successo nell’Oceano Pacifico alle 18:40 ora italiana ed è stata recuperata dalla squadra di recupero.


In attesa di conoscere i dettagli delle prossime missioni Artemis, la NASA ha annunciato che presto verranno resi pubblici i nomi dei 4 astronauti assegnati alla missione Artemis II: tre astronauti statunitensi ed un collega canadese.


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