Un'Immersione nella Dinamica Solare

Andrea Vanoni • 13 settembre 2024

Riprendere il Sole in H-alfa

Osservare il Sole non è solo un'esperienza visivamente affascinante, ma è anche fondamentale per comprendere la nostra stella e il suo impatto sul sistema solare. Tra i vari metodi per studiare il Sole, la fotografia in H-alfa è una delle tecniche più ricche di dettagli e rivelatrice delle dinamiche solari più profonde. Questo articolo esplorerà il mondo della ripresa solare in H-alfa, fornendo una panoramica degli strumenti necessari, delle tecniche utilizzate e dell'importanza scientifica di questa pratica.


Cosa sono le riprese in H-alfa?

La ripresa in H-alfa avviene a una lunghezza d'onda della luce rossa emessa da atomi di idrogeno. Quando un elettrone ritorna a uno stato energetico più basso, rilasciando energia sotto forma di luce. Con una lunghezza d'onda di circa 656,3 nanometri, questa emissione è fondamentale per osservare fenomeni solari specifici.


Nel contesto dell'osservazione solare, la fotografia in H-alfa si concentra su questa lunghezza d'onda per esaminare le strutture del Sole che non sono visibili nella luce visibile standard (ad esempio in luce bianca). Questa tecnica permette di osservare fenomeni come protuberanze, filamenti e macchie solari con una precisione che non è raggiungibile con altri metodi.


Strumenti Necessari

Telescopi Solari: Per riprendere il Sole in H-alfa, è necessario un telescopio solare progettato specificamente per osservare nella banda H-alfa. Questi telescopi sono dotati di filtri specializzati che bloccano la luce a lunghezze d'onda diverse, lasciando passare solo quella centrata su H-alfa. Nel caso delle foto qui pubblicato, è usato un filtro Daystar Quark.


Telecamere e Sensori: Per catturare immagini del Sole in H-alfa, è utile avere una fotocamera ad alta risoluzione e sensori sensibili oltre che veloci. Le camere CCD e CMOS sono comunemente utilizzate per queste osservazioni.


Software di Elaborazione: Il software per l’elaborazione delle immagini aiuta a migliorare la qualità e il dettaglio delle foto. Programmi come Photoshop, RegiStax o Imppg possono essere utilizzati per processare le immagini, esaltare i dettagli e ridurre il rumore.


Riprendere in h-alfa è anche un’occasione per vedere o riprendere fenomeni davvero suggestivi. E’ il caso dell’immagine ripresa il giorno 26 agosto 2024 che è stata selezionata dalla Nasa come “Astronomy Picture of the Day” per l’eccezionalità di aver catturato una protuberanza “triangolare” in distacco dalla cromosfera solare. 


Come ricordo sempre, è necessario osservare/riprendere il sole con filtri appositi dedicati, non improvvisati, per preservare la vista e le telecamere abbinate al telescopio. 


Condividi

Mentre la stagione più calda e soggetta agli incendi boschivi volge al termine,
Autore: Gabriele Dessena 9 settembre 2025
Mentre la stagione più calda e soggetta agli incendi boschivi volge al termine, è interessante osservare come l’Italia affronti questa emergenza dall’alto, affidandosi a una flotta specializzata di velivoli ed elicotteri
A settembre la ISS verrà raggiunta da due missioni cargo di rifornimenti
Autore: AstroBenny (Benedetta Facini) 2 settembre 2025
A settembre la Stazione Spaziale Internazionale verrà raggiunta da due missioni cargo di rifornimento. La prima missione chiamata Progress MS-32 verrà lanciata da Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, mentre la seconda missione chiamata CRS NG-23 , verrà gestita da Northrop Grumman. Progress MS-32 Il lancio della missione Progress MS-32 avverrà con un razzo Soyuz di Roscosmos dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan.
Autore: Elisa Goffo 28 agosto 2025
Un gruppo di ricercatori potrebbe aver individuato per la prima volta un buco nero supermassiccio subito dopo la sua formazione. Il buco nero si trova al centro di una struttura chiamata “ Infinity ”, nata dalla fusione di due galassie . La scoperta potrebbe offrire un nuovo spunto per comprendere come i buchi neri massicci si siano originati nell'universo primordiale.
Fin dagli albori dell’attività spaziale, i detriti derivanti da satelliti, razzi e altri oggetti in
Autore: Giovanni Garofalo 26 agosto 2025
Fin dagli albori dell’attività spaziale, i detriti derivanti da satelliti, razzi e altri oggetti in orbita hanno rappresentato un rischio potenziale durante il loro rientro nell’atmosfera terrestre.
Autore: Lucia Pigliaru 21 agosto 2025
Le prime spettacolari immagini del satellite Proba-3 sono state rilasciate il 16 giugno 2025 in occasione del salone internazionale dell’Aeronautica e dello Spazio di Les Bouget. Le immagini mostrano l’atmosfera esterna del Sole, la corona solare.
Autore: Liliana Balotti 12 agosto 2025
FLEX, acronimo di FLuorescence EXplorer , è la missione innovativa dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) dedicata alla misurazione della fluorescenza delle piante , un indicatore diretto della loro attività di fotosintesi. Previsto nel quarto trimestre del 2026 con un lancio su Vega‑C dal Centro Spaziale della Guyana Francese, questo satellite opererà su un’orbita quasi polare a circa 814 km di altitudine, lavorando in tandem con un satellite Sentinel‑3 nel quadro del programma Living Planet / Earth Explorer. Durante la fotosintesi, le piante emettono una debole luce fluorescente — invisibile a occhio nudo — che rappresenta un indicatore affidabile della loro efficienza energetica e salute complessiva . FLEX misurerà questa fluorescenza, chiamata SIF (Solar-Induced chlorophyll Fluorescence), con una risoluzione spaziale di circa 300 m e cicli di osservazione ripetuti ogni 27 giorni.
Autore: AstroBenny (Benedetta Facini) 8 agosto 2025
L’azienda aerospaziale Sierra Space ha annunciato che il debutto operativo del Dream Chaser è previsto entro la fine del 2025 . Il Dream Chaser è il primo spazioplano sviluppato per uso commerciale e verrà lanciato a bordo di un razzo Vulcan Centaur della United Launch Alliance (ULA) dal Kennedy Space Center in Florida. La missione sarà denominata CRS-1 e prevede il trasporto di circa 5000 kg di carico verso la ISS.
Autore: Simone Semeraro 7 agosto 2025
La Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ci ha donato informazioni preziosissime sulla biologia e la fisica al di fuori dell’atmosfera ed in condizioni di microgravità, e continuerà a sorprenderci per almeno un altro lustro. Ma la ISS, caposaldo anche simboli di cooperazione internazionale, non è la prima stazione orbitale artificiale . Dalla corsa allo spazio, dopo l’arrivo sulla Luna, un passaggio fondamentale è stato sviluppare le conoscenze e le tecnologie che avrebbero facilitato l’accesso alle future missioni spaziali.
Autore: AstroBenny (Benedetta Facini) 5 agosto 2025
Arianespace ha annunciato che il 13 agosto (alle 2:37 italiane) è previsto il lancio del satellite Metop-SGA1 di EUMETSAT. Il lancio sarà effettuato da Arianespace utilizzando il nuovo vettore Ariane 6 che decollerà dallo Spazioporto Europeo a Kourou, nella Guyana Francese, in Sud America.
Venere, il secondo pianeta del nostro sistema solare, è spesso definito il
Autore: Andrea Vanoni 29 luglio 2025
Venere, il secondo pianeta del nostro sistema solare, è spesso definito il " pianeta gemello " della Terra per le sue dimensioni simili e la composizione rocciosa. Tuttavia, le sue condizioni sono estremamente diverse: è avvolto da dense nubi di acido solforico e ha temperature superficiali che raggiungono i 465 gradi Celsius , rendendolo un ambiente ostile per qualsiasi forma di vita conosciuta.
Show More