La Turbolenza nei voli di linea

Gabriele Dessena • 20 giugno 2024

I recenti fatti di cronaca hanno riportato in auge uno degli argomenti che più influenza l’umore dei passeggeri di linea: la turbolenza. Infatti, quei sobbalzi e scosse improvvisi possono variare da leggermente fastidiosi a decisamente spaventosi. Ma cosa causa esattamente la turbolenza, quanto spesso si verifica e come fanno i progettisti dei grandi aeromobili di linea a garantire che gli aerei possano gestire queste sfide in volo?


La turbolenza nasce dal movimento irregolare delle correnti d'aria. È come guidare su una strada sconnessa, tranne che la "strada" nel cielo è composta da correnti d'aria invisibili. Queste perturbazioni possono essere causate da diversi fattori.


Una delle principali fonti è la turbolenza termica. Quando il sole riscalda la superficie terrestre, l'aria calda sale e l'aria più fresca scende, creando un movimento verticale dell'aria. Questo processo di convezione può causare condizioni turbolente, specialmente durante i pomeriggi estivi o sopra le regioni montuose. La turbolenza meccanica, d'altra parte, si verifica quando l'aria fluisce sopra ostacoli come montagne, edifici o persino alberi, disturbando il flusso regolare dell'aria e creando vortici turbolenti.


Anche le correnti a getto (jet streams[1]) giocano un ruolo significativo. Queste correnti d'aria veloci e strette trovate ad alta quota possono causare turbolenze significative quando un aereo vola vicino o attraverso di esse, in quanto la velocità locale in questi getti è diversa rispetto a quella in cui l’aereo sta volando. Un altro contributo è la turbolenza di scia, creata dal passaggio di un altro aereo. Gli aerei più grandi, come il Boeing 747 o l'Airbus A380, generano forti vortici che possono influenzare gli aerei che seguono. Infine, c'è la turbolenza in aria chiara (clear air turbulence - CAT), che si verifica ad alta quota in cieli sereni ed è particolarmente imprevedibile perché non è associata a nuvole o tormente.


 
[1] Corrente atmosferica spazialmente concentrata e di forte intensità che si forma nella parte superiore della troposfera, nella zona di confluenza di masse d'aria con caratteristiche termiche diverse.

La turbolenza è un evento comune nell'aviazione, anche se la turbolenza grave è relativamente rara. Secondo il National Transportation Safety Board (NTSB - agenzia investigativa indipendente del Governo degli Stati Uniti che indaga sugli incidenti dei mezzi di trasporto), la turbolenza è la principale causa di infortuni per i passeggeri e il personale di volo in incidenti non fatali. In media, circa 58 persone negli Stati Uniti vengono ferite dalla turbolenza ogni anno, la maggior parte delle quali non indossa la cintura di sicurezza quando si verifica la turbolenza. C’è però da dire ogni anno negli Stati Uniti volano in media oltre 800 milioni di passeggeri; quindi, la percentuale di rischio in verità è incredibilmente bassa, quasi trascurabile.

Questo comunque non esclude che eventi, anche gravi, possano verificarsi. Come successo recentemente al volo Singapore AiIrlines SQ321 il 21 Maggio, causando 12 feriti ed un morto. Eventi di questa gravità, come già detto, sono molto rari e presentano un’eccezione.


I produttori di aerei, come Boeing e Airbus, considerano la turbolenza durante la fase di progettazione dei loro aerei. Il processo di progettazione prevede test rigorosi e simulazioni per garantire che l'aereo possa sopportare le sollecitazioni causate dall'aria turbolenta. Gli aerei moderni sono costruiti con materiali robusti e design strutturali che possono resistere a turbolenze severe.

Inoltre, i sistemi avanzati di controllo del volo aiutano i piloti a gestire la turbolenza, regolando la traiettoria del volo per mitigare gli effetti delle condizioni avverse. Inoltre, gli interni degli aerei sono progettati per migliorare la sicurezza e il comfort dei passeggeri durante la turbolenza, con sedili, contenitori sopraelevati e altri componenti rigorosamente testati per garantire che possano sopportare scosse improvvise.


Sebbene la turbolenza possa essere un'esperienza inquietante per i passeggeri, è un fenomeno ben compreso nel mondo dell'aviazione. Gli aerei sono meticolosamente progettati per gestire condizioni turbolente, garantendo che, nonostante i sobbalzi lungo il percorso, volare rimanga uno dei modi più sicuri di viaggiare. Quindi la prossima volta che allacciate la cintura di sicurezza e sentite l'aereo tremare, state tranquilli che la scienza della turbolenza e l’ingegneria dietro i moderni aerei vi stanno mantenendo al sicuro.


Condividi

Autore: Liliana Balotti 11 dicembre 2025
Durante il Consiglio Ministeriale dell’ESA, svoltosi il 26 e 27 Novembre a Brema in Germania, i Paesi membri hanno approvato il più grande investimento nella storia dell’Agenzia Spaziale Europea: 22,3 miliardi di euro, destinati al triennio 2026–2028 . Una cifra che segna un vero punto di svolta e conferma quanto lo spazio sia diventato un settore strategico per il futuro dell’Europa, non solo dal punto di vista scientifico e tecnologico, ma anche per la sicurezza, l’innovazione e lo sviluppo sostenibile.
Autore: AstroBenny (Benedetta Facini) 9 dicembre 2025
Arianespace ha annunciato che il 17 dicembre 2025 verrà effettuato il lancio della missione VA266, dedicata al dispiegamento in orbita di due nuovi satelliti del sistema di navigazione europeo Galileo. VA266 sarà la quattordicesima missione (L14) destinata alla costellazione e la prima ad essere realizzata utilizzando il nuovo lanciatore europeo Ariane 6.
Autore: Gabriele Dessena 2 dicembre 2025
Tutto nasce da un episodio avvenuto il 30 ottobre su un A320 di linea, durante un volo tra Stati Uniti e Messico . L’aereo ha avuto una breve ma imprevista variazione di assetto, un “abbassamento di muso” non comandato mentre il pilota automatico era inserito. L’equipaggio ha ripreso il controllo in pochi istanti e il volo si è concluso con un atterraggio regolare. Da quell’evento, analizzato nei dettagli da Airbus e dalle autorità, è emersa una possibile vulnerabilità in uno dei computer che controllano il beccheggio e il rollio dell’aeromobile. Per questo, a fine novembre 2025, l’Agenzia europea per la sicurezza aerea (EASA) ha emesso una direttiva di emergenza (Emergency Airworthiness Directive, EAD) che riguarda una parte della flotta Airbus A319, A320 e A321, chiedendo interventi rapidi su hardware e software di bordo. È importante sottolineare subito che parliamo di un’ azione precauzionale , scattata proprio per evitare che un evento estremamente raro possa ripetersi in condizioni più critiche. La famiglia A320 (che comprende A318, A319, A320 e A321) è una delle più diffuse al mondo: è l’aereo tipico dei collegamenti di corto e medio raggio che utilizziamo per andare da una grande città europea all’altra. Proprio perché si tratta di migliaia di aeromobili, qualsiasi direttiva che li riguarda ha un effetto immediato sulla programmazione dei voli: alcune rotte vanno ripianificate, alcuni velivoli devono fermarsi qualche ora in più in manutenzione, e può comparire qualche ritardo o cancellazione. Non è il sintomo di un problema “misterioso” che appare all’improvviso, ma il risultato di una filosofia molto chiara: se si individua anche solo la possibilità teorica di una situazione indesiderata, si interviene in blocco sull’intera flotta interessata. Airbus, nel suo comunicato, ha spiegato che la combinazione tra un certo tipo di computer di volo e una modifica software recente ha reso quel componente più sensibile a particolari condizioni di radiazione solare, e che quindi si è deciso di aggiornare il software di circa cinquemila aerei e di sostituire fisicamente i computer su circa novecento esemplari più anziani.
Autore: Simone Semeraro 27 novembre 2025
Il 13 novembre 2025 segna una data importantissima per il settore spaziale, poiché un nuovo attore si aggiunge a SpaceX nel settore dei razzi riutilizzabili : è la compagnia spaziale di Bezos, Blue Origin , il cui razzo New Glenn è atterrato verticalmente in completa autonomia. Ad essere precisi, è stato il primo stadio, Jacklyn, ad essere atterrato e (quasi) pronto al riutilizzo. è il secondo tentativo di Blue Origin di effettuare questa impresa con successo, dopo il fallimento della parziale della missione NG-1 di gennaio dello stesso anno, quando il carico era stato lanciato con successo, ma dati telemetrici di Jacklyn si persero è non atterrò come previsto. Ma come siamo arrivati a questo punto?
Autore: AstroBenny (Bendetta Facini) 25 novembre 2025
Il 15 dicembre ULA lancerà 27 satelliti Amazon Leo (precedentemente conosciuta come Project Kuiper) in orbita terrestre bassa a circa 590–630 chilometri di altitudine. La missione LA-04 (Leo Atlas 4), sarà il quarto lancio di Amazon a bordo di un razzo Atlas V della United Launch Alliance (ULA) dal Space Launch Complex-41 a Cape Canaveral.
Autore: Daniela Giannoccaro 20 novembre 2025
La curiosità come punto di partenza I bambini hanno una caratteristica straordinaria: fanno domande su tutto. “Perché il cielo è blu?”, “Come fa un dinosauro a essere così grande?”, “Cosa c’è dentro il nostro corpo?”. Questa curiosità è il motore dell’apprendimento, e la realtà aumentata può trasformarla in esperienze concrete e coinvolgenti. La realtà aumentata spiegata ai genitori La realtà aumentata (AR) è una tecnologia che permette di sovrapporre immagini e informazioni digitali al mondo reale, visibili attraverso smartphone o tablet. Non è fantascienza: è uno strumento che rende lo studio un’avventura. Immaginate di puntare la fotocamera verso il libro di scienze e vedere il cuore che batte in 3D, o di trasformare il salotto in un piccolo planetario dove i pianeti orbitano intorno al Sole.
Autore: Lucia Pigliaru 18 novembre 2025
L’Europa aggiunge un nuovo tassello fondamentale alla sua capacità di osservare il pianeta: Sentinel-1D, il più recente satellite della missione radar Sentinel-1 del programma Copernicus, è stato lanciato con successo il 4 novembre alle 22:02 CET dal Centro spaziale di Kourou, in Guyana Francese, a bordo del lanciatore europeo Ariane 6. Trentaquattro minuti dopo il decollo il satellite è stato rilasciato correttamente in orbita, e alle 23:22 CET è arrivato il primo segnale a Terra, confermando che Sentinel-1D è attivo e pronto a iniziare le operazioni. Con questo lancio, la costellazione Sentinel-1 è ora completa e potrà garantire continuità alle osservazioni radar europee dei prossimi anni.
Autore: Giovanni Garofalo 13 novembre 2025
Comprendere gli impatti ambientali Uno degli aspetti meno esplorati ma più rilevanti della sostenibilità spaziale riguarda gli effetti ambientali del rientro dei detriti nell’atmosfera terrestre. Ogni anno, centinaia di frammenti artificiali rientrano e si disgregano a quote variabili, liberando gas, particelle e residui solidi che possono raggiungere il suolo o gli oceani. Nonostante il fenomeno sia ormai parte integrante dell’attività spaziale, le sue conseguenze sull’ambiente terrestre e atmosferico non sono ancora completamente comprese né quantificate. Per affrontare questa lacuna, la comunità scientifica ha avviato programmi di ricerca volti a caratterizzare i materiali utilizzati nei veicoli spaziali e a comprendere il loro comportamento durante il rientro. L’obiettivo è determinare quali sostanze si formano durante la combustione e la frammentazione, e in che misura possano interagire con l’atmosfera. Particolare attenzione è rivolta ai prodotti di ablazione , cioè ai residui generati dall’erosione termica dei materiali esposti a temperature estreme, e alla loro distribuzione dimensionale e ottica, poiché tali particelle possono contribuire a modificare la chimica dell’alta atmosfera. Parallelamente, si sta approfondendo la composizione dei propellenti residui e dei componenti strutturali dei razzi e dei satelliti, per valutare quali elementi sopravvivano al rientro e quali possano depositarsi sulla superficie terrestre o marina. Analisi di laboratorio e misurazioni in situ, ad esempio mediante razzi-sonda, permettono di stimare l’altitudine e l’intensità delle emissioni, migliorando i modelli fisico-chimici dell’atmosfera. Questi studi mirano a valutare gli effetti a lungo termine dei materiali iniettati negli strati superiori dell’atmosfera, in particolare nella mesosfera e nella stratosfera, dove le reazioni chimiche indotte potrebbero alterare l’equilibrio naturale dei gas.
Autore: AstroBenny (Bendetta Facini) 11 novembre 2025
L’Agenzia Spaziale Indiana (ISRO) ha annunciato che entro la fine dell’anno verrà effettuato un passo storico per il programma spaziale nazionale: il primo test orbitale della navicella Gaganyaan, un progetto che rappresenta il sogno dell’India di portare i propri astronauti nello spazio con mezzi interamente sviluppati nel paese.
Autore: Tiziana Cardone 4 novembre 2025
La missione PLATO (acronimo di PLAnetary Transits and Oscillations of stars) della ESA rappresenta un salto importante nella ricerca di esopianeti: piccoli pianeti rocciosi simili alla Terra, che orbitano attorno a stelle simili al Sole, con un occhio privilegiato verso la cosiddetta “zona abitabile”.
Show More