Come si orientano gli aerei?

Gabriele Dessena • 27 marzo 2025

Vi siete mai chiesti come fanno gli aeroplani a orientarsi nel cielo, specialmente di notte o in condizioni meteorologiche avverse? La risposta è nelle radioassistenze: una rete invisibile, ma essenziale, di segnali radio che guidano i velivoli lungo rotte precise e sicure. Benché oggi la tecnologia satellitare abbia rivoluzionato il settore, questi sistemi terrestri rimangono cruciali per garantire sicurezza, affidabilità e ridondanza, soprattutto in casi estremi o emergenze.

La radioassistenza tradizionale


Prima dell’era satellitare, la navigazione aerea era affidata esclusivamente alle radioassistenze terrestri.

Uno dei più diffusi e importanti è il VOR (VHF Omnidirectional Range – Stazione radio omnidirezionale ad alta frequenza), che indica ai piloti la direzione precisa rispetto a una stazione a terra. Abbinato spesso al VOR troviamo il DME (Distance Measuring Equipment – Attrezzatura per la misurazione della distanza), che misura la distanza tra l’aereo e la stazione radio stessa. Questi due strumenti, utilizzati insieme, permettono di conoscere con precisione la posizione di un velivolo nello spazio tridimensionale.


Quando si parla di atterraggio, invece, la radioassistenza più diffusa è l’ILS (Instrument Landing System – Sistema di atterraggio strumentale). Questo sistema guida l’aereo verso la pista, indicando non solo la direzione ma anche il corretto angolo di discesa, permettendo atterraggi sicuri persino in condizioni di scarsa visibilità.

Il sistema di navigazione aerea GPS


L’introduzione del GPS (Global Positioning System – Sistema di posizionamento globale) ha segnato una svolta fondamentale nella navigazione aerea. Questa tecnologia satellitare consente agli aerei di conoscere la loro posizione con precisione estrema, facilitando rotte più dirette, riducendo tempi e consumi di carburante. Nonostante questi vantaggi, la dipendenza dal GPS ha portato nuove problematiche, in particolare con il fenomeno del GPS jamming, ovvero l’interferenza intenzionale, o accidentale, dei segnali satellitari.

Le insidie del GPS jamming


Il GPS jamming consiste nell’invio di segnali radio che interferiscono con quelli dei satelliti, rendendo inutilizzabile la navigazione satellitare per periodi di tempo variabili. Sebbene inizialmente questa pratica fosse associata esclusivamente a scenari militari, recentemente sono stati segnalati numerosi episodi civili, soprattutto in aree vicine a zone di conflitto o tensione geopolitica, come nel nord Europa (paesi baltici) vicino alla Russia. In questi casi, la navigazione tradizionale basata sulle radioassistenze terrestri diventa improvvisamente essenziale.



Il rischio legato al GPS jamming non è teorico, ma reale e documentato. Ad esempio, in Norvegia negli ultimi anni, gli aerei hanno più volte riportato problemi significativi alla navigazione satellitare, tanto da costringere i piloti a fare affidamento su metodi tradizionali di navigazione. Un episodio famoso è avvenuto durante un volo commerciale Ryanair nel 2024, quando l’aereo ha dovuto interrompere l'avvicinamento alla pista a causa di interferenze GPS attribuite ad attività militari vicino ai confini russi.

Questi eventi sottolineano l’importanza di mantenere operative e aggiornate le radioassistenze tradizionali come backup affidabile ai moderni sistemi satellitari.

Livelli di sicurezza aerea


Le agenzie internazionali come EASA (European Union Aviation Safety Agency) e la FAA (Federal Aviation Administration, Stati Uniti d’America) hanno preso molto seriamente questi eventi. Oltre a investire su sistemi anti-jamming sempre più avanzati, le autorità stanno rafforzando la formazione dei piloti per affrontare situazioni di interferenza, assicurandosi che essi mantengano una piena competenza nelle tecniche tradizionali di navigazione basate su radioassistenze.

Questo approccio garantisce un doppio livello di sicurezza, poiché un’interferenza GPS non impedisce ai velivoli di proseguire il volo in sicurezza, semplicemente tornando a metodi consolidati e robusti che da decenni permettono all’aviazione civile di operare in maniera affidabile.

La navigazione aerea è oggi più efficiente e precisa grazie al GPS, ma l’affidabilità assoluta non è mai garantita in uno scenario complesso come quello aeronautico. Per questo motivo, radioassistenze terrestri come i VOR e i DME restano pilastri imprescindibili della sicurezza aerea, soprattutto nell’attuale contesto di vulnerabilità dei sistemi satellitari.

Le autorità aeronautiche e l’intera industria devono quindi lavorare costantemente su un equilibrio delicato: abbracciare il progresso tecnologico del GPS senza mai dimenticare il valore delle tecniche tradizionali, che rappresentano il vero baluardo della sicurezza operativa del trasporto aereo.

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