La sonda Solar Parker Probe ha raggiunto il punto più vicino al Sole

Liliana Balotti • 2 gennaio 2025

La sonda Solar Parker Probe è una missione della NASA lanciata il 12 Agosto 2018 dal Launch Complex 37 a Cape Canaveral in Florida il cui obiettivo è “touch the Sun” ovvero toccare il Sole come riporta il sito web dell’agenzia spaziale. Il nome del veicolo spaziale è un tributo all’astrofisico statunitense Eugene Parker, professore emerito dell’Unviersità di Chicago, il quale negli anni ‘50 ha sviluppato la teoria del vento solare e ha predetto l’esistenza della spirale di Parker. 


Lo scopo della missione è quello di studiare la stella più vicina a noi, ovvero il Sole. Una caratteristica del nostro Sole è che è soggetto a violente esplosioni e, a causa degli intensi campi magnetici solari, vengono scagliati immensi flussi di particelle cariche che si propagano nello spazio a grande velocità. Il vento solare raggiunge ovviamente i pianeti, tra cui la Terra, ed è la causa delle aurore nelle regioni polari terrestri. 


Uno degli obiettivi sarà quello di comprendere meglio quali sono i processi che alimentano il vento solare e le espulsioni di massa coronale. Ma non solo, grazie alle strette orbite che percorrà intorno al Sole cercherà di raccogliere dati sul comportamento della corona solare, ovvero la regione più esterna dell’atmosfera del Sole.

 Per avvicinarsi al Sole, perdere parte della velocità con cui è stata lanciata dalla Terra e inserirsi in un’orbita che permette un perielio di 6,1 milioni di chilometri, la sonda ha effettuato sette flyby con Venere, di cui l’ultimo è avvenuto con successo il 6 Novembre 2024, inserendola nell’orbita prestabilita. Il 20 Dicembre 2024, dopo avere effettuato una serie di controlli critici, è stato confermato il normale funzionamento degli strumenti e il successo del passaggio. Una delle criticità di sorvolare il Sole ad una distanza così ridotta sono sicuramente le alte temperature a cui la sonda e la strumentazione di bordo è sottoposta.



 Il perielio con il Sole è avvenuto alle 12:53 italiane del 24 Dicembre 2024 e come previsto è stato perso il contatto con la sonda spaziale, a quale transitava solamente a 6,1 milioni di chilometri dalla “superficie” solare mentre viaggiava ad una velocità di circa 700’000 chilometri orari. La notte del 26 Dicembre 2024 il team operativo della missione che si trova presso il Johns Hopkins Applied Physics Laboratory (APL) in Maryland negli Stati Uniti d’America, ha ricevuto il segnale dalla sonda e con la trasmissione del giorno successivo è stato confermato il passaggio ravvicinato e il nominale funzionamento degli strumenti di bordo. Dal 1° Gennaio 2025 è previsto che la sonda invii maggiori dati telemetrici più dettagliati sul sorvolo. 

La missione terminerà nel 2025 ma prima verranno effettuati altri quattro incontri ravvicinati con il Sole, il 22 Marzo, il 19 Giugno, il 15 Settembre e il 12 Dicembre. Ovviamente continuerà a raccogliere dati finché avrà carburante nei propulsori che gli consentono di mantenere i trasmettitori allineati verso la Terra e l’assetto.


Solar Parker Probe è dotata di uno scudo termico in grado di resistere ad una temperatura di 1400°C il quale consente di mantenere una temperatura interna di circa 30°C. Affinché gli strumenti di bordo non si danneggino o distruggano in modo da garantirne la completa funzionalità, sono stati utilizzati tre strati di materiali, due esterni di carbonio-carbonio e uno intermedio di schiuma di carbonio spessa 12 centimetri circa. Nelle regioni in cui il sorvolo è stato molto ravvicinato è stato stimato che lo scudo termico ha raggiunto una temperatura di 980°C. 

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