La Luna: come si formano i crateri?

Andrea Vanoni • 13 giugno 2024

La creazione dei crateri

I crateri lunari sono una caratteristica distintiva della superficie della Luna e sono il risultato di impatti di corpi celesti, come gli asteroidi. Quando infatti un corpo celeste si schianta sulla superficie della Luna ad altissima velocità, genera un'impressionante esplosione che crea un cratere.

Quando questo corpo celeste colpisce la Luna, la sua energia cinetica viene trasformata in energia termica ed esplosiva, generando un'esplosione che vaporizza parte della roccia lunare e crea un cratere di dimensioni variabili spesso suggestive.


Dopo l'impatto iniziale, il materiale fuso e vaporizzato viene lanciato in aria e si deposita intorno al cratere, formando un rilievo conosciuto come eiezione. Questo materiale eiettato può essere costituito da rocce, polvere e detriti lunari che si accumulano intorno al cratere e possono estendersi per chilometri dalla zona di impatto. Quando il materiale sollevato è molto, si forma la cosiddetta “raggiera” visibile in queste immagini riprese al telescopio. Uno degli esempi più famosi di raggiera è costituito dai crateri Thyco, Kepler e Copernicus (vedi immagini sotto).


Forme e caratteristiche dei crateri lunari

Questi crateri possono assumere diverse forme a seconda della dimensione e dell'energia dell'impatto. I crateri più piccoli possono essere semplici depressioni circolari, mentre quelli più grandi possono avere un bordo rialzato e un fondo piatto o conico.

Alcuni crateri lunari possono anche avere picchi centrali o terrazze multiple, che si formano a causa del collasso del materiale eiettato durante l'esplosione. Nella foto seguente, possiamo ammirare il cratere Moretus ripreso al telescopio con alcuni riferimenti per mostrare la grandezza.


Grandezza dei crateri sulla Luna

Ma quanto sono grandi i crateri se li compariamo a ciò che siamo abituati a vedere sulla Terra?

In questo esempio sottostante possiamo confrontare uno dei crateri più belli il “Sinus Iridum” con il nostro stato. Copre quasi la distanza tra Genova e Venezia.


Analizzando la morfologia e la distribuzione dei crateri lunari, gli scienziati possono determinare la frequenza degli impatti e stimare l'età relativa delle diverse regioni della Luna. E’ possibile infatti che alcuni crateri meno recenti contengano all’interno di essi crateri nati successivamente, che hanno modificato la conformazione della zona circostante.

Condividi

Mentre la stagione più calda e soggetta agli incendi boschivi volge al termine,
Autore: Gabriele Dessena 9 settembre 2025
Mentre la stagione più calda e soggetta agli incendi boschivi volge al termine, è interessante osservare come l’Italia affronti questa emergenza dall’alto, affidandosi a una flotta specializzata di velivoli ed elicotteri
A settembre la ISS verrà raggiunta da due missioni cargo di rifornimenti
Autore: AstroBenny (Benedetta Facini) 2 settembre 2025
A settembre la Stazione Spaziale Internazionale verrà raggiunta da due missioni cargo di rifornimento. La prima missione chiamata Progress MS-32 verrà lanciata da Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, mentre la seconda missione chiamata CRS NG-23 , verrà gestita da Northrop Grumman. Progress MS-32 Il lancio della missione Progress MS-32 avverrà con un razzo Soyuz di Roscosmos dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan.
Autore: Elisa Goffo 28 agosto 2025
Un gruppo di ricercatori potrebbe aver individuato per la prima volta un buco nero supermassiccio subito dopo la sua formazione. Il buco nero si trova al centro di una struttura chiamata “ Infinity ”, nata dalla fusione di due galassie . La scoperta potrebbe offrire un nuovo spunto per comprendere come i buchi neri massicci si siano originati nell'universo primordiale.
Fin dagli albori dell’attività spaziale, i detriti derivanti da satelliti, razzi e altri oggetti in
Autore: Giovanni Garofalo 26 agosto 2025
Fin dagli albori dell’attività spaziale, i detriti derivanti da satelliti, razzi e altri oggetti in orbita hanno rappresentato un rischio potenziale durante il loro rientro nell’atmosfera terrestre.
Autore: Lucia Pigliaru 21 agosto 2025
Le prime spettacolari immagini del satellite Proba-3 sono state rilasciate il 16 giugno 2025 in occasione del salone internazionale dell’Aeronautica e dello Spazio di Les Bouget. Le immagini mostrano l’atmosfera esterna del Sole, la corona solare.
Autore: Liliana Balotti 12 agosto 2025
FLEX, acronimo di FLuorescence EXplorer , è la missione innovativa dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) dedicata alla misurazione della fluorescenza delle piante , un indicatore diretto della loro attività di fotosintesi. Previsto nel quarto trimestre del 2026 con un lancio su Vega‑C dal Centro Spaziale della Guyana Francese, questo satellite opererà su un’orbita quasi polare a circa 814 km di altitudine, lavorando in tandem con un satellite Sentinel‑3 nel quadro del programma Living Planet / Earth Explorer. Durante la fotosintesi, le piante emettono una debole luce fluorescente — invisibile a occhio nudo — che rappresenta un indicatore affidabile della loro efficienza energetica e salute complessiva . FLEX misurerà questa fluorescenza, chiamata SIF (Solar-Induced chlorophyll Fluorescence), con una risoluzione spaziale di circa 300 m e cicli di osservazione ripetuti ogni 27 giorni.
Autore: AstroBenny (Benedetta Facini) 8 agosto 2025
L’azienda aerospaziale Sierra Space ha annunciato che il debutto operativo del Dream Chaser è previsto entro la fine del 2025 . Il Dream Chaser è il primo spazioplano sviluppato per uso commerciale e verrà lanciato a bordo di un razzo Vulcan Centaur della United Launch Alliance (ULA) dal Kennedy Space Center in Florida. La missione sarà denominata CRS-1 e prevede il trasporto di circa 5000 kg di carico verso la ISS.
Autore: Simone Semeraro 7 agosto 2025
La Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ci ha donato informazioni preziosissime sulla biologia e la fisica al di fuori dell’atmosfera ed in condizioni di microgravità, e continuerà a sorprenderci per almeno un altro lustro. Ma la ISS, caposaldo anche simboli di cooperazione internazionale, non è la prima stazione orbitale artificiale . Dalla corsa allo spazio, dopo l’arrivo sulla Luna, un passaggio fondamentale è stato sviluppare le conoscenze e le tecnologie che avrebbero facilitato l’accesso alle future missioni spaziali.
Autore: AstroBenny (Benedetta Facini) 5 agosto 2025
Arianespace ha annunciato che il 13 agosto (alle 2:37 italiane) è previsto il lancio del satellite Metop-SGA1 di EUMETSAT. Il lancio sarà effettuato da Arianespace utilizzando il nuovo vettore Ariane 6 che decollerà dallo Spazioporto Europeo a Kourou, nella Guyana Francese, in Sud America.
Venere, il secondo pianeta del nostro sistema solare, è spesso definito il
Autore: Andrea Vanoni 29 luglio 2025
Venere, il secondo pianeta del nostro sistema solare, è spesso definito il " pianeta gemello " della Terra per le sue dimensioni simili e la composizione rocciosa. Tuttavia, le sue condizioni sono estremamente diverse: è avvolto da dense nubi di acido solforico e ha temperature superficiali che raggiungono i 465 gradi Celsius , rendendolo un ambiente ostile per qualsiasi forma di vita conosciuta.
Show More