Blue Moon

AstroBenny (Benedetta Facini) • 7 novembre 2023

Blue Origin ha rivelato il lander Blue Moon Mark 1, il primo modello del lander che l’azienda sta sviluppando.

In particolare, questo modello effettuerà la missione dimostrativa di atterraggio sulla Luna.


Blue Moon è un lander cargo lunare non riutilizzabile che fornirà un accesso sicuro, affidabile e conveniente alla superficie lunare.


Il primo modello sarà in grado di far atterrare merci sul nostro satellite naturale e verrà lanciato a bordo del veicolo New Glenn, il lanciatore orbitale riutilizzabile attualmente in fase di sviluppo.

La prima missione

La prima missione, chiamata “Pathfinder Mission" (MK1-SN001), sarà dimostrativa e testerà tutti i sistemi, inclusi motori, sistemi di propulsione, avionica, comunicazioni ininterrotte con la Terra e il sistema che permette atterraggi con una precisione fino a 100 m.


Se questo test andrà a buon fine, Blue Origin metterà a disposizione il lander a clienti privati e governativi che vogliono inviare carichi sulla Luna.

 

Il supporto alle missioni Artemis della NASA

A maggio 2023 Blue Origin ha vinto un contratto della NASA da 3,4 miliardi di dollari per la costruzione di una versione del lander per il trasporto di equipaggio dalla stazione lunare Gateway alla superficie del satellite.

Il contratto prevede una missione dimostrativa senza equipaggio prima di una missione operativa con equipaggio in supporto ad Artemis V prevista per il 2029.

Per la missione Artemis V, il razzo SLS (Space Launch System) della NASA lancerà quattro astronauti nell’orbita lunare a bordo della navicella Orion.

Una volta che Orion attraccherà alla stazione Gateway, due astronauti si trasferiranno sul sistema di atterraggio di Blue Origin per un viaggio di circa una settimana nella regione del Polo Sud della Luna, dove condurranno attività scientifiche ed esplorative.

Il lander fornirà un'alternativa alla Starship già in fase di sviluppo da SpaceX, la quale supporterà i primi due allunaggi del programma: Artemis III ed Artemis IV.

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