Tecnologia M10
Marilisa Pischedda • 9 maggio 2022

๐ ๐ญ๐ฌ: ๐พ๐๐ฒ๐๐๐ผ ๐ถ๐น ๐ป๐ผ๐บ๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐น ๐ฝ๐ฟ๐ผ๐๐ฎ๐ด๐ผ๐ป๐ถ๐๐๐ฎ ๐ฑ๐ถ ๐ผ๐ด๐ด๐ถ ๐ป๐ฒ๐น ๐บ๐ผ๐ป๐ฑ๐ผ ๐ฑ๐ฒ๐ถ ๐น๐ฎ๐ป๐ฐ๐ถ๐ฎ๐๐ผ๐ฟ๐ถ.
Non si tratta però né di un payload né di una capsula per equipaggio, bensì di un motore.
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La tecnologia più innovativa e più sostenibile per la propulsione criogenica dei lanciatori del futuro.
๐๐ป M10 è, infatti, il ๐ป๐๐ผ๐๐ผ ๐บ๐ผ๐๐ผ๐ฟ๐ฒ ๐ฎ ๐ฝ๐ฟ๐ผ๐ฝ๐ฒ๐น๐น๐ฒ๐ป๐๐ฒ ๐น๐ถ๐พ๐๐ถ๐ฑ๐ผ ๐ฐ๐ฟ๐ถ๐ผ๐ด๐ฒ๐ป๐ถ๐ฐ๐ผ della classe delle 10 tonnellate, che combina LOX (ossigeno liquido) e LCH4 (metano liquido), e costituirà il terzo stadio del lanciatore Vega E.
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๐ฏ Per il successo del suo primo test, avvenuto il 5 maggio, presso lo Space Propulsion Test Facility in #Sardegna, a Perdasdefogu, all'interno del Poligono Interforze di Salto di Quirra.
๐๐ช๐๐ก๐๐๐ ๐๐๐ฉ๐ฉ๐๐๐ก๐๐ค ๐จ๐ช ๐๐ญ๐ฌ: Al punto di accensione normale e in stato stazionario, il motore M10 fornisce 98 kN di spinta, con un rapporto di mistura dei propellenti di 3,4. L’impulso specifico minimo necessario è di 362 secondi.
๐๐ฅ ๐ฆ๐จ๐ญ๐จ๐ซ๐ ๐๐๐ ๐๐ฉ๐ซ๐ ๐ฅ๐ ๐ฌ๐ญ๐ซ๐๐๐ ๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐ง๐ฎ๐จ๐ฏ๐ ๐ ๐๐ง๐๐ซ๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ ๐๐ข ๐ฅ๐๐ง๐๐ข๐๐ญ๐จ๐ซ๐ข ๐๐๐ ๐ ๐ ๐ ๐๐๐ ๐ ๐ ๐๐ข๐ ๐ก๐ญ ๐ก๐ ๐ก๐๐ง๐ง๐จ ๐ฅ๐จ ๐ฌ๐๐จ๐ฉ๐จ ๐๐ข ๐๐ฎ๐ฆ๐๐ง๐ญ๐๐ซ๐ ๐ฅ๐ ๐๐จ๐ฆ๐ฉ๐๐ญ๐ข๐ญ๐ข๐ฏ๐ข๐ญ๐ฬ ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐๐๐ฆ๐ข๐ ๐ฅ๐ข๐ ๐๐ข ๐ฉ๐ข๐๐๐จ๐ฅ๐ข ๐ฅ๐๐ง๐๐ข๐๐ญ๐จ๐ซ๐ข ๐๐ฎ๐ซ๐จ๐ฉ๐๐ข, ๐ข๐ง๐ ๐ฅ๐จ๐๐๐ง๐๐จ ๐จ๐ฏ๐ ๐ฉ๐จ๐ฌ๐ฌ๐ข๐๐ข๐ฅ๐ ๐ฅ๐ ๐ญ๐๐๐ง๐จ๐ฅ๐จ๐ ๐ข๐ ๐ฌ๐ฏ๐ข๐ฅ๐ฎ๐ฉ๐ฉ๐๐ญ๐ ๐ฉ๐๐ซ ๐ข ๐ซ๐๐ณ๐ณ๐ข ๐๐๐ ๐ ๐ ๐๐๐ ๐ ๐.
๐ Grazie al nuovo motore, Avio è tra i pochi attori mondiali a disporre della tecnologia a propulsione criogenica a metano per applicazioni spaziali e a poter quindi garantire all’Europa, sul lungo termine, l’accesso indipendente allo spazio.
Credits: AVIO
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Il 29 aprile , United Launch Alliance (ULA) lancerà in orbita il primo gruppo di satelliti della costellazione satellitare del Project Kuiper di Amazon . La missione è denominata “KA-01” (Kuiper Atlas 1) e verrà lanciata con un razzo Atlas V nella configurazione 511 dal complesso di lancio SLC-41 della storica base di Cape Canaveral Space Force Station in Florida.

L'Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha pubblicato il "Zero Debris Technical Booklet" il 15 gennaio 2025, un documento fondamentale che delinea le tecnologie necessarie per raggiungere l' obiettivo di Zero Debris entro il 2030 . Questo è il risultato di una collaborazione tra ingegneri, operatori, giuristi, scienziati ed esperti di politica, tutti membri della comunità Zero Debris, composta dai firmatari della Zero Debris Charter. (European Space Agency, 2024)

Il telescopio spaziale James Webb (NASA/ESA/CSA) ha catturato un'immagine straordinaria del disco protoplanetario HH 30 , situato nella nube molecolare del Toro, all'interno della nube oscura LDN 1551. Questo disco, osservato di taglio, è circondato da getti e venti discali, offrendo una visione senza precedenti dei processi di formazione planetaria.

Isar Aerospace inaugura la collaborazione con il programma spaziale privato europeo con la missione “Going Full Spectrum” . Il 30 marzo 2025, il razzo Spectrum prende per la prima volta il volo dallo spazioporto norvegese di Andøya. Dopo due rinvii dalla settimana precedente per condizioni meteo avverse, il decollo è avvenuto alle 12.30 ora locale.

L’esplorazione spaziale si evolve e richiede lo sviluppo di nuove tecnologie per poter essere supportata. I sistemi robotici inglobano nuove tecnologie consolidate sulla Terra, adattandole e perfezionandole all’impiego nello spazio, ma spesso è la necessità di trovare soluzioni a situazioni e problematiche tipiche dell’ambiente spaziale, a far sì che vengano sviluppate nuove tecnologie, che poi trovano impiego anche nelle applicazioni terrestri. Considerazione che non esula l’ esplorazione spaziale umana , con requisiti ancora più stringenti, da rivalutare in base all’ambiente in cui ci si trova ad operare. Vuoto, microgravità, tipologia di orbita, pianeta o corpo celeste, radiazioni e temperatura sono solo alcuni dei parametri che dettano fortemente le condizioni al contorno di una missione. Ad oggi pensiamo agli astronauti come a quella piccola parte di umanità che dal 2000 vive continuativamente al di fuori del nostro pianeta, se pur con alternanza di equipaggio a circa 400 km di quota dalla superficie terrestre. Eppure, quella condizione di microgravità che si sperimenta a bordo della ISS, non sarà perpetua e gli scenari futuri si stanno già delineando. I programmi di esplorazione spaziale parlano chiaro: andremo oltre l’orbita terrestre , sulla Luna, per testare e validare quelle tecnologie che ci consentiranno di spingerci oltre, anche verso il pianeta rosso. Ci spostiamo dunque dall’orbita terrestre a quella lunare, e da qui alla sua superficie, passo che comporterà lo stabilirsi di un insediamento in condizioni differenti da quelli sperimentati attualmente dagli astronauti.

La materia oscura è certamente una delle componenti più misteriose dell'universo. Sebbene sia invisibile e la sua natura sia sconosciuta, costituisce circa il 25% dell'universo , una quantità di gran lunga superiore a quella della materia ordinaria visibile. Non possiamo osservarla direttamente, né sappiamo di cosa sia fatta. L'unico modo per scoprirlo è attraverso i suoi effetti gravitazionali . Per svelarne i segreti, l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha lanciato la missione Euclid nel 2023, con l'obiettivo di creare la più grande mappa tridimensionale dell'universo . Tracciando le posizioni di miliardi di galassie e misurando il fenomeno delle lenti gravitazionali, Euclid ci aiuterà a comprendere come la materia oscura sia distribuita nel cosmo e come influisca sull'evoluzione delle galassie.

Vi siete mai chiesti come fanno gli aeroplani a orientarsi nel cielo, specialmente di notte o in condizioni meteorologiche avverse? La risposta è nelle radioassistenze : una rete invisibile, ma essenziale, di segnali radio che guidano i velivoli lungo rotte precise e sicure. Benché oggi la tecnologia satellitare abbia rivoluzionato il settore, questi sistemi terrestri rimangono cruciali per garantire sicurezza, affidabilità e ridondanza, soprattutto in casi estremi o emergenze.

Mercoledì 26 marzo Firefly Aerospace lancerà una missione demo per Lockheed Martin mentre, circa un’ora dopo, Rocket Lab lancerà otto satelliti per l’azienda tedesca OroraTech. Il lancio di Firefly Alpha FLTA006 (sopranominata “ Message in a Booster ”) è la seconda missione che Firefly lancia per Lockheed Martin. Questa missione avrà il compito di portare in orbita il modello demo del LM 400 di Lockheed Martin, una piattaforma satellitare multi-missione progettata per ridurre i costi e rischi di lancio dei satelliti.

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