Solar Orbiter - flyby di Venere
Marilisa Pischedda • 19 gennaio 2021

๐ Vi ricordate la missione della sonda ๐๐ค๐ก๐๐ง ๐๐ง๐๐๐ฉ๐๐ง dello scorso luglio?
Ebbene, ๐๐ก ๐ฅ๐ง๐๐ข๐ค ๐๐ก๐ฎ๐๐ฎ ๐๐ ๐๐๐ฃ๐๐ง๐ ๐' ๐จ๐ฉ๐๐ฉ๐ค ๐๐ค๐ข๐ฅ๐ก๐๐ฉ๐๐ฉ๐ค 2 giorni fa, a circa 7500 chilometri di altezza sopra le nubi del pianeta.
Nel corso del sorvolo ๐๐๐ซ๐๐ง๐จ๐ ๐จ๐ฉ๐ง๐ช๐ข๐๐ฃ๐ฉ๐ ๐จ๐๐๐๐ฃ๐ฉ๐๐๐๐๐ ๐๐ฃ-๐จ๐๐ฉ๐ช ๐จ๐ค๐ฃ๐ค ๐จ๐ฉ๐๐ฉ๐ ๐๐๐๐๐จ๐ per effettuare rilevazioni sull’ambiente magnetico e sul plasma intorno alla navetta: l’Enegetic Particle Detector (Epd), lo strumento Radio and Plasma Waves (Rpw) e il magnetometro (Mag).
๐ฐ ๐๐ฆ๐ณ ๐ฅ๐ฆ๐ต๐ฆ๐ณ๐ฎ๐ช๐ฏ๐ข๐ณ๐ฆ ๐ค๐ฐ๐ฏ ๐ฑ๐ณ๐ฆ๐ค๐ช๐ด๐ช๐ฐ๐ฏ๐ฆ ๐ญ๐ข ๐ฑ๐ฐ๐ด๐ช๐ป๐ช๐ฐ๐ฏ๐ฆ ๐ฅ๐ฆ๐ญ ๐ท๐ฆ๐ช๐ค๐ฐ๐ญ๐ฐ ๐ด๐ฑ๐ข๐ป๐ช๐ข๐ญ๐ฆ ๐ฏ๐ฆ๐ญ๐ญ๐ฐ ๐ด๐ฑ๐ข๐ป๐ช๐ฐ ๐ฆ ๐ด๐ฆ๐จ๐ถ๐ช๐ณ๐ฆ ๐ค๐ฐ๐ณ๐ณ๐ฆ๐ต๐ต๐ข๐ฎ๐ฆ๐ฏ๐ต๐ฆ ๐ญ๐ข ๐ต๐ณ๐ข๐ช๐ฆ๐ต๐ต๐ฐ๐ณ๐ช๐ข ๐ฅ๐ฆ๐ญ ๐ง๐ญ๐บ-๐ฃ๐บ, ๐ฆ' ๐ด๐ต๐ข๐ต๐ข ๐ถ๐ต๐ช๐ญ๐ช๐ป๐ป๐ข๐ต๐ข ๐ญ๐ข ๐ฉ๐๐๐ฃ๐๐๐ ๐๐๐ก ๐ฟ๐๐ก๐ฉ๐-๐ฟ๐๐
(๐ฟ๐๐ก๐ฉ๐-๐ฟ๐๐๐๐๐ง๐๐ฃ๐ฉ๐๐๐ก ๐๐ฃ๐-๐๐๐ฎ ๐๐๐ฃ๐๐๐ฃ๐), ๐ค๐ฉ๐ฆ ๐ฑ๐ฆ๐ณ๐ฎ๐ฆ๐ต๐ต๐ฆ ๐ฅ๐ช ๐ค๐ฐ๐ฏ๐ฐ๐ด๐ค๐ฆ๐ณ๐ฆ ๐ญ๐ข ๐ฑ๐ฐ๐ด๐ช๐ป๐ช๐ฐ๐ฏ๐ฆ ๐ฅ๐ช ๐ถ๐ฏ๐ข ๐ด๐ฐ๐ฏ๐ฅ๐ข ๐ข ๐ค๐ฆ๐ฏ๐ต๐ฐ ๐ฎ๐ช๐ญ๐ช๐ฐ๐ฏ๐ช ๐ฅ๐ช ๐ค๐ฉ๐ช๐ญ๐ฐ๐ฎ๐ฆ๐ต๐ณ๐ช ๐ฅ๐ข ๐ฏ๐ฐ๐ช, ๐ค๐ฐ๐ฏ ๐ถ๐ฏ๐ข ๐ฑ๐ณ๐ฆ๐ค๐ช๐ด๐ช๐ฐ๐ฏ๐ฆ ๐ช๐ฏ๐ง๐ฆ๐ณ๐ช๐ฐ๐ณ๐ฆ ๐ข๐ญ ๐ค๐ฉ๐ช๐ญ๐ฐ๐ฎ๐ฆ๐ต๐ณ๐ฐ.
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โ๏ธ Per via della posizione della sonda rivolta in direzione del Sole, non è stato possibile scattare alcuna foto in questa fase.
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Negli ultimi anni, si sono moltiplicate le voci su presunti complotti legati alle scie lasciate dagli aerei in alta quota . Molti chiamano queste tracce scie chimiche (chemtrails in inglese), ipotizzando che contengano sostanze misteriose o pericolose disperse intenzionalmente. In realtà, dietro a queste linee bianche che solcano il cielo si cela una spiegazione molto più semplice e, soprattutto, scientificamente fondata .

L'Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha pubblicato il "Zero Debris Technical Booklet" il 15 gennaio 2025, un documento fondamentale che delinea le tecnologie necessarie per raggiungere l'obiettivo di Zero Debris entro il 2030. Questo è il risultato di una collaborazione tra ingegneri, operatori, giuristi, scienziati ed esperti di politica, tutti membri della comunità Zero Debris, composta dai firmatari della Zero Debris Charter. (European Space Agency, 2024)

Nessun altro oggetto artificiale ha mai raggiunto la distanza che la sonda Voyager 1 ha percorso dal suo lancio. Quasi 25 miliardi di chilometri percorsi in 48 anni di viaggio . Ad oggi, Voyager 1 e la sua gemella, Voyager 2, sono gli unici costrutti terrestri ad aver oltrepassato l’eliosfera, rispettivamente nel 2012 e nel 2018. Ripercorriamo insieme i momenti salienti ed il fine ultimo della missione Voyager.

SpaceX ha annunciato di aver ottenuto i permessi dalla FAA per effettuare un altro test del sistema razzo-navicella Starship Super Heavy (Starship è la navicella-secondo stadio e il booster è chiamato Super Heavy) Il lancio è previsto per il 26 maggio 2025 alle 1:30 (ora italiana) dallo spazioporto Starbase a Boca Chica, Texas.

La nascita dell’Agenzia Spaziale Africana (AfSA) rappresenta un momento storico: non è solo un passo simbolico verso l’esplorazione spaziale. Questo progetto nasce non solo per partecipare alla corsa spaziale globale, ma per utilizzare la tecnologia spaziale al servizio dello sviluppo sostenibile e dell’integrazione africana , è una risposta concreta alle sfide del continente, che cerca nello spazio soluzioni per l’ambiente, l’agricoltura, l’educazione e la gestione delle risorse naturali. Negli ultimi decenni, diversi Paesi africani hanno avviato programmi spaziali propri: la Nigeria con l’agenzia National Space Research and Development Agency (NASDRA), ha costruito e lanciato satelliti per l’osservazione della Terra. Il Sudafrica è diventato un punto di riferimento nella radioastronomia. L’Egitto ha realizzato i suoi primi satelliti scientifici e nel nel 1998 ha lanciato il primo satellite africano. Da allora, 18 paesi africani hanno lanciato altri 63 satelliti e molte nazioni africane hanno implementato i propri programmi spaziali a beneficio della propria popolazione. E l’’Algeria con l’Agence Spatiale Algerienne (ASAL).

I cicli solari sono un fenomeno naturale che descrive le variazioni dell’attività del Sole nel tempo, influenzando non solo il nostro sistema solare, ma anche il clima terrestre e le tecnologie che utilizziamo quotidianamente. I cicli solari sono periodi di attività solare caratterizzati da variazioni nel numero di macchie solari e nelle emissioni di radiazione . Questi cicli seguono un andamento che si ripete approssimativamente ogni 11 anni, anche se la durata può variare. Sono prodotti da dinamiche interne al Sole, in particolare dai movimenti del plasma e dai campi magnetici. Le fasi del ciclo solare Un ciclo solare passa attraverso diverse fasi: 1. Minimo Solare : Durante questa fase, il numero di macchie solari è ridotto. L' attività solare è al suo livello più basso e si possono osservare meno esplosioni di energia e di radiazione.

Nell'immaginario collettivo, un aereo pronto al decollo deve essere perfettamente integro e funzionante in ogni sua parte. Tuttavia, la realtà operativa dell'aviazione civile è più flessibile, grazie a strumenti normativi come la Minimum Equipment List (MEL) e la Configuration Deviation List (CDL) . Questi documenti permettono, in determinate condizioni, di operare voli anche quando alcuni componenti non sono funzionanti o risultano mancanti, garantendo comunque la sicurezza del volo.

La NASA si prepara a inviare una coppia di sonde verso Marte con una missione chiamata ESCAPADE (Escape and Plasma Acceleration and Dynamics Explorers). L’obiettivo è di studiare come l’ atmosfera del Pianeta Rosso sia stata progressivamente dispersa nello spazio, fornendo indizi cruciali sulla trasformazione di Marte da mondo potenzialmente abitabile a pianeta arido. La missione ESCAPADE utilizzerà due sonde identiche sviluppate da Rocket Lab , soprannominate Blue e Gold , che orbiteranno attorno a Marte in formazione; raccoglieranno dati in simultanea ma da diversi punti della magnetosfera marziana.

Negli ultimi anni, la gamification — l'applicazione di meccaniche di gioco in contesti non ludici, come l'istruzione — sta guadagnando sempre più terreno nel mondo della didattica, in particolare nell'insegnamento delle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). In un'epoca in cui l'attenzione degli studenti è spesso frammentata e la competizione con le distrazioni digitali è serrata, introdurre dinamiche di gioco nei percorsi educativi rappresenta una strategia efficace per coinvolgere, motivare e far apprendere in modo più profondo. ๏ปฟ Quando il gioco diventa un motore per la curiosità scientifica Elementi come sfide, livelli da superare, premi virtuali, classifiche e badge non sono semplici decorazioni, ma strumenti potenti per rendere l'apprendimento più attivo e partecipativo. La matematica, la scienza, la programmazione e l’ingegneria, materie che spesso risultano astratte o complesse, diventano più accessibili e stimolanti quando proposte sotto forma di gioco. Questo approccio consente agli studenti di apprendere in modo naturale e intuitivo, attraverso l'esperienza diretta, la sperimentazione e il problem solving .