Olio extravergine d'oliva per astronauti in missione

Marilisa Pischedda • 14 marzo 2023

L'olio extra-vergine d'oliva resiste ai raggi cosmici

Si chiama EVOOS (Extra-Virgin Olive Oil in Space) il progetto condotto dall' Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e CREA in collaborazione con Confederazione Nazionale Coldiretti e Unaprol - Consorzio Olivicolo Italiano.

Un progetto italiano per testare in orbita il comportamento dell'olio, messo a confronto con campioni dello stesso olio conservati nelle medesime confezioni ma rimasti a Terra.


Grazie al coordinamento dell'ASI, i campioni selezionati da Coldiretti e Unaprol erano arrivati sulla ISS a luglio dello scorso anno, insieme a quattro oli extravergini che Samantha Cristoforetti aveva scelto quale parte del suo bonus food per la missione Minerva, da integrare nella dieta standard da astronauta.


Si tratta di una sperimentazione unica al mondo, in grado di svelare come la composizione dei metaboliti secondari (vitamina E) dell’olio extravergine italiano non venga influenzata dalla microgravità e dalle radiazioni presenti nello spazio. L'osservazione è stata fatta per tutta la durata della missione di Samantha, ossia nell’arco di 6 mesi, e ha offerto informazioni circa la stabilità dell’olio extravergine di oliva e la durata di conservazione nelle condizioni ambientali spaziali.

Dai dati preliminari ottenuti, è risultata una conservazione di qualità dell’olio extra vergine di oliva. Dopo i 6 mesi di osservazione il prodotto è rimasto, infatti, ancora ricco di biofenoli e tocoferoli, grazie anche al confezionamento garantito all'interno di in sacchetto protettivo sottovuoto, testato e correntemente permesso nelle missioni a bordo dell’ISS, impermeabile all’ossigeno e mantenuto sottovuoto.


L'integrazione del prodotto all'interno della dieta degli astronauti favorisce l'apporto di antiossidanti naturali, dei quali questi tipi di oli sono ricchi, in particolare di biofenoli dell’olivo, indispensabili nelle condizioni di intenso stress psico-fisico.

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