AstroRubrica: le stelle

Paola Tiranti • 26 luglio 2023

Le luminose fiaccole del cosmo

Le stelle, come luminose fiaccole che punteggiano il cielo notturno, sono uno degli spettacoli più affascinanti che l'universo ci offra. Questi giganteschi corpi celesti hanno affascinato l'umanità per millenni, stimolando la nostra curiosità sulla loro natura e sulle loro incredibili caratteristiche.

Un faro nello spazio: la nascita delle stelle


Immagina di trovarti su una costa in tempesta, con un potente faro che illumina la notte. Le stelle nascono all'interno di immense nubi di gas e polvere chiamate nebulose, che sono come le tempestose onde dell'oceano. All'interno di queste nebulose, le regioni più dense iniziano a contrarsi sotto l'attrazione gravitazionale, formando nuclei stellari.

Questi nuclei sono come potenti generatori di luce, simili al faro che si erge sulla costa, emanando energia e dando inizio alla vita stellare.

Una fiamma che brucia: la vita delle stelle


Le stelle sono come grandi fuochi che bruciano nel cielo. All'inizio della loro vita, bruciano il loro carburante nucleare, come la legna nel fuoco, in modo molto efficiente, emettendo calore e luce. Questa reazione nucleare continua a sostenere la stella nel corso dei suoi miliardi di anni di esistenza. Ma come un fuoco che consuma la sua legna, anche una stella consuma il suo carburante e cambia nel corso del tempo.


Le stelle più massicce bruciano il loro carburante rapidamente e possono esplodere in spettacolari supernove, mentre le stelle meno massicce bruciano lentamente e si trasformano in stelle più fredde, come le nane rosse.



Un tramonto celestiale: la morte delle stelle


Le stelle morenti sono come il sole che si avvia verso il suo tramonto. Quando una stella esaurisce il suo carburante nucleare, inizia a collassare su se stessa. Questo collasso può portare a eventi cosmici come le supernove o le pulsar.

Le supernove sono come esplosioni di fuoco celesti, simili a un tramonto esplosivo nel cielo.

Le pulsar, invece, sono come piccoli fuochi che ardevano al termine della vita di una stella, emettendo impulsi regolari di radiazione.

In alcuni casi, una stella può anche evolvere in una piccola stella densa chiamata nana bianca.

Le stelle, incredibili corpi celesti che popolano il cielo notturno, sono testimoni delle meraviglie dell'universo e ci offrono una finestra sulle profondità dello spazio e del tempo. La prossima volta che guarderai le stelle, ricorda che stai osservando dei veri e propri fuochi celesti, testimoni silenziosi della grandezza e della bellezza dell'universo in cui viviamo.

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Un tempo riservata agli osservatori professionali e alle agenzie spaziali, l’osservazione e la ripresa di corpi celesti come la Luna, i pianeti e persino il Sole è oggi alla portata di molti grazie ai progressi della tecnologia e alla crescente accessibilità di strumenti astronomici amatoriali. Sempre più appassionati di astronomia si cimentano nella fotografia planetaria e solare, ottenendo risultati sorprendenti e contribuendo, talvolta, anche alla ricerca scientifica. Negli ultimi anni, il mercato ha visto un’impennata nella qualità e nella disponibilità di telescopi, camere planetarie, filtri solari e software di elaborazione immagini pensati per gli astrofili. Strumenti come: • Telescopi a lunga focale , ideali per l’osservazione planetaria • Camere CMOS ad alta sensibilità e frame rate elevato • Software di stacking e post-processing (come AutoStakkert!, RegiStax e AstroSurface) hanno rivoluzionato le possibilità di chi osserva il cielo da casa, permettendo di ottenere dettagli sorprendenti di Giove, Saturno, Marte, delle fasi lunari e persino delle macchie solari.
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La NASA ha ufficialmente annunciato la selezione di 10 nuovi astronauti per la classe del 2025 , scelti tra oltre 8.000 candidati provenienti da tutti gli Stati Uniti. Dopo un lungo e rigoroso processo di valutazione che ha incluso test fisici, psicologici, tecnici e colloqui altamente selettivi, sono emersi sei donne e quattro uomini che rappresentano l'élite scientifica, tecnica e operativa del Paese. Il nuovo gruppo inizierà ora un intenso programma di addestramento di due anni presso il Johnson Space Center di Houston , sede storica del corpo astronauti. Durante questo periodo, saranno formati su una vasta gamma di competenze: camminate spaziali (EVA), operazioni robotiche, ingegneria di sistemi spaziali, lingua russa (necessaria per lavorare con i colleghi a bordo della ISS), sopravvivenza in ambienti ostili e operazioni mediche d’emergenza. Solo al termine di questo addestramento otterranno la qualifica ufficiale di astronauta. La classe del 2025 potrà essere assegnata a diverse missioni, tra cui spedizioni a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) , missioni commerciali con partner privati come SpaceX e Axiom , o, per alcuni di loro, ruoli chiave nelle prossime fasi del programma Artemis , che punta a riportare l’uomo — e per la prima volta una donna — sulla superficie lunare nel corso di questo decennio. Obiettivo finale: creare una presenza umana sostenibile sulla Luna e, successivamente, pianificare le prime missioni con equipaggio verso Marte . Con questa nuova selezione, il numero totale di astronauti scelti dalla NASA dalla nascita del corpo astronauti — risalente al 1959 con il primo gruppo delle missioni Mercury — sale a 370 persone . Si tratta di un traguardo simbolico, che riflette non solo la continuità della grande tradizione spaziale americana, ma anche la sua trasformazione: dagli anni pionieristici della corsa allo spazio, passando per le missioni Apollo, lo Space Shuttle e la ISS, fino all’attuale era di collaborazione tra agenzie spaziali e aziende private. La classe 2025 si distingue per la sua notevole diversità professionale . Tra i nuovi astronauti figurano piloti militari collaudatori , ingegneri aerospaziali , medici , scienziati planetari , esperti di missioni spaziali commerciali e persino una ex atleta della nazionale statunitense di rugby. Alcuni hanno già avuto un assaggio dello spazio, come Anna Menon , che ha volato nel 2024 nella missione privata Polaris Dawn , mentre altri hanno alle spalle centinaia di ore di volo in teatri operativi o hanno partecipato a missioni scientifiche in ambienti estremi sulla Terra, come l’Antartide o zone vulcaniche. Il loro background riflette il nuovo volto dell’esplorazione spaziale americana: multidisciplinare, collaborativo, altamente tecnico e sempre più orientato verso l’esplorazione umana del Sistema Solare . Questi dieci astronauti non saranno solo esploratori: saranno scienziati, ingegneri, comunicatori, ambasciatori della Terra nello spazio. Con l’ambizione di riportare esseri umani sulla Luna dopo oltre 50 anni, e con la prospettiva di spingersi oltre, la NASA sta costruendo oggi la squadra che domani potrebbe rappresentare l’umanità su altri mondi.
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