La prima EVA di AstroSamantha è un primato europeo
Marilisa Pischedda • 22 luglio 2022
Samantha Cristoforetti, in orbita sulla ISS con la missione europea Minerva, alla prima EVA
della sua carriera è stata la prima donna europea
a compiere un’attività nello spazio aperto, il 21 luglio
con un intervento durato 6 ore, terminato prima delle 7 previste.
AstroSamantha ha lavorato a fianco del collega russo Oleg Artemyev, indossando anch’essa una tuta russa Orlan
(altro primato per una occidentale sulla ISS) riconoscibile dalle strisce blu, uno scafandro di 112 chilogrammi ideato in epoca sovietica e usato la prima volta nel 1977, costituita da un pezzo unico e guanti personalizzabili.
La attività svolte durante la passeggiata spaziale hanno riguardato il dispiegamento di ben dieci nanosatelliti progettati per raccogliere dati radio-elettronici, nonché la messa in funzione del braccio telescopico ERA
da Zarya, il primo modulo della Stazione Spaziale Internazionale, al modulo di attracco Poisk, portato in orbita nel luglio del 2021.
ERA
(European Robotic Arm), leggero e potente, lungo oltre 11 metri, è il primo braccio robot in grado di muoversi attorno al segmento russo della Stazione Spaziale Internazionale in modo automatico, ancorandosi a punti fissi della Stazione e “camminando” avanti e indietro. ERA servirà da supporto per le future passeggiate spaziali come braccio manipolatore principale nella parte russa della ISS. Dotato di sette giunti, è in grado di reggere carichi utili di diverse tonnellate e di eseguire movimenti necessari alle attività di assemblaggio.
Ma com’è andata?
Samantha Cristoforetti è emersa dal segmento russo dell’avamposto orbitante, attraverso il primo portello del modulo Poisk, comunicando “Tutto ok” via radio al suo supporto dentro la stazione Sergei Korsakov, dopodiché ha cominciato a fluttuare nello spazio, raggiunta dopo pochi minuti dal collega Artemyev, attuale comandante della ISS, che ha completato la sua sesta EVA.
Curiosità: 𝐩𝐨𝐜𝐨 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐝𝐢 𝐮𝐬𝐜𝐢𝐫𝐞, 𝐀𝐬𝐭𝐫𝐨𝐒𝐚𝐦𝐚𝐧𝐭𝐡𝐚 𝐡𝐚 𝐬𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐭𝐫𝐚𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐬𝐚𝐥𝐮𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐜𝐨𝐬𝐦𝐨𝐧𝐚𝐮𝐭𝐢 𝐢𝐧 𝐩𝐫𝐨𝐜𝐢𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐥𝐢𝐛𝐫𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐧𝐞𝐥 𝐯𝐮𝐨𝐭𝐨 𝐞𝐬𝐜𝐥𝐚𝐦𝐚𝐧𝐝𝐨 “𝐂’è 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐚𝐬𝐬𝐚 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐚”, 𝐚 𝐜𝐮𝐢 𝐎𝐥𝐞𝐠 𝐡𝐚 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐭𝐨 “𝐀𝐧𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨!”, 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐞𝐬𝐜𝐥𝐚𝐦ò 𝐧𝐞𝐥 𝟏𝟗𝟔𝟏 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐮𝐨𝐦𝐨 𝐚 𝐨𝐫𝐛𝐢𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐭𝐭𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐓𝐞𝐫𝐫𝐚, 𝐉𝐮𝐫𝐢𝐣 𝐆𝐚𝐠𝐚𝐫𝐢𝐧.
Credits: ASI, NASA
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Il 30 luglio, l’ISRO, l'agenzia spaziale indiana, lancerà un nuovo satellite di osservazione della Terra con l'obiettivo di monitorare i cambiamenti delle superfici ghiacciate del pianeta . La missione trasporterà a bordo il radar NISAR , frutto di una collaborazione tra ISRO e NASA per il monitoraggio ambientale su scala globale. Il lancio avverrà dal Satish Dhawan Space Centre, in India, utilizzando un razzo Geosynchronous Satellite Launch Vehicle Mark II (GSLV Mk II), il vettore sviluppato dall'India per la messa in orbita di satelliti geostazionari. Questa missione rappresenta un importante passo avanti nella cooperazione internazionale per lo studio dei cambiamenti climatici e delle dinamiche terrestri.

Esperimenti scientifici da fare in spiaggia (per imparare divertendosi) Le vacanze estive sono sinonimo di relax, gioco e tempo libero. Ma chi ha detto che d’estate non si può anche imparare? La spiaggia può trasformarsi in un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, dove sabbia, sole, acqua e vento diventano strumenti di scoperta scientifica. In questo articolo ti propongo 5 esperimenti semplici e divertenti da fare in riva al mare con bambini e ragazzi. Niente schemi complicati, solo tanta curiosità e voglia di esplorare il mondo naturale... con piedi nella sabbia e mente accesa!

Il 29 Aprile del 2025, dallo spazioporto di Kourou su un razzo Vega-C, e’ stato lanciato il satellite ESA Biomass . Biomass fa parte della famiglia degli Earth Explorer : satelliti che condividono l'obiettivo comune di far progredire le scienze della Terra contribuendo a rispondere ai principali quesiti scientifici attraverso l'osservazione della terra con strumenti avanzati. Ognuno degli Earth Explorer è dedicato all' osservazione di un diverso aspetto del sistema terrestre , come la criosfera, l'idrosfera, l'atmosfera e la ionosfera, nonché l'interno della Terra. L'obiettivo principale di queste missioni è comprendere la Terra come geosfera e le sue complesse interazioni.

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